Petafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie e il Teatro di Pratello

Petafisica: il termine sta per “scienza delle soluzioni immaginarie” come lo spiegò al mondo il suo inventore, Alfred Jarry (1873-1907) scrittore e drammaturgo francese.  Una scienza, dunque, che si propone di studiare l’universo complementare al nostro.

Un termine, dunque, che ben si addice al progetto annuale Le Patafisiche 2017 che coinvolge i detenuti di 6 carceri italiane, portando in scena la tematica specifica e l’opera teatrale di Alfred Jarry.
Debutto annuale il 6 gennaio 2018 all’Arena del Sole di Bologna con la commedia Mère Ubu impresaria di teatro carcere per la regia di Paolo Billi, realizzato con i giovani detenuti dell’ istituto Penale minorile del Pratello.  Una piece ci spiega lo stesso regista “grottesca, che va contro i buoni sentimenti e i luoghi comuni nati intorno al teatro – carcere”.

Paolo Billi è direttore del Teatro del Pratello, cooperativa sociale che si occupa dell’integrazione e del reinserimento sociale della persona attraverso la valorizzazione delle sue capacità, con l’uso di tutte le espressioni creative: fra queste i progetti teatrali presso gli istituti penali minorili e per adulti.

Il Progetto annuale di Teatro all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Bologna nasce esattamente 20 anni fa. Implica 2 tipi di attività: la realizzazione dello spettacolo in ambito manuale che vede i giovani detenuti cimentarsi nei mestieri del teatro (produzione dei manufatti come i costumi e le scene e tutto ciò che comporta il “dietro le quinte”); e il coinvolgimento dei detenuti nella parte meramente creativa, con specifiche attività di scrittura creativa, training vocale e fisico.  I ragazzi dell’Istituto Minorile di Petrella, sotto la guida degli operatori teatrali e educatori sono, quindi, costantemente occupati con laboratori teatrali, corsi di avvicinamento al teatro: l’apprendimento del percorso teatrale in ogni suo aspetto.

Dal 2008 (doppio anniversario quindi per il Progetto) il Progetto è impegnato nella realizzazione delle rassegne estive nella via omonima all’Istituto, rassegne, dove i ragazzi coinvolti sono protagonisti sia sul palco, sia all’allestimento degli spettacoli.

Mère Ubu – impresaria di teatro carcere sarà in scena fino al 10 gennaio 2018.

 

Foto di copertina: by Malì Erotico Photography

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.