Pilla Leopardi. La sorella favolosa
In famiglia la chiamavano Pilla. Intelligente, sensibile e colta come il noto fratello Giacomo. Papà Monaldo, si sa, era severo e di stretta osservanza cattolica, ma moderno in fatto di studi. Quindi Pilla, per l’anagrafe Paolina, al contrario di molte sue coetanee pari anche per censo, venne istruita come e quanto i fratelli, con i libri di quella formidabile biblioteca di casa Leopardi.
Ma se Giacomo riuscì a scappare dalla natia Recanati, Paolina fu costretta a viverci a lungo e sempre nell’angusta casa paterna, posto che, giunta l’età, i vari tentativi di convolare a nozze non andarono in porto.
Una volta adulta divenne scrittrice e fine traduttrice di francese, ma continuò a essere costretta a rispettare le regole dettate dalla mamma Adelaide Antici (della cui anaffettività ha scritto a lungo Giacomo), fino alla morte di quest’ultima, avvenuta nel 1857, quando Paolina aveva compiuto proprio 57 anni. Non stupiscono, dunque, le parole dello scrittore Raffaele Urraro che nel suo Giacomo Leopardi. Le donne, gli amori scrive “[Paolina ndr] vivrà la morte della madre come una vera e propria liberazione: dalle catene che Adelaide aveva imposto soprattutto a lei, l’unica donna della numerosa nidiata…”.
Nel corso di quegli anni interminabili Paolina traduceva e scriveva. Emblematica la sua versione del romanzo Expédition nocturne autour de ma chambre – Il viaggio notturno intorno alla mia camera di Xavier de Maistre, che Paolina tradusse nel 1825, pubblicato poi nel 1832, mentre nel 1837, alla morte di Giacomo, andrà alle stampe Mozart in Nelle bene avventurate nozze del signor conte Antonio Carradori colla signora donna Laura principessa Simonetti. Una biografia del musicista austriaco che Pilla ricrea mediante la lettura di numerosi testi francesi al punto da dare vita a un romanzo “veritiero”.
Non si può non rilevare la sottile analogia tra Mozart e Leopardi, entrambi geni artistici, entrambi dotati di due sorelle colme di talento. Anna Mozart fu prodigiosa dal punto di vista musicale.
Paolina, donna di fervido intelletto, vivida curiosità e raffinata sensibilità mantiene i contatti con il mondo esterno attraverso un esteso carteggio: con il fratello Giacomo, con le amiche, in particolare con le sorelle Marianna e Anna Brighenti.
In occasione del 150° anniversario della sua morte – 18 marzo 2019 – , sono state raccolte tutte le lettere scritte da Paolina Leopardi, oltre a 50 autografi inediti sparsi nelle biblioteche italiane nel libro Paolina Leopardi, Lettere (1822-1869), accompagnate dal saggio introduttivo di Elisabetta Benucci e pubblicato da Apice Libri.
400 lettere spedite da Paolina a 41 destinatari diversi (18 finora sconosciuti) dei quali, 31 destinatari maschili e 10 femminili.
La raccolta, corroborata di inediti, permette una ricostruzione esaustiva della biografia della nobildonna recanatese, delineandone una personalità diversa da quella finora ricostruita, restituendole il ruolo da protagonista che merita.
Foto dall’alto verso in basso: Isabella Ragonese interpreta Paolina Leopardi nel film ‘Il giovane favoloso’ del regista Mario Martone (2014) nella biblioteca di Casa Leopardi; in alto con l’attore Massimo Popolizio nel ruolo di Monaldo Leopardi