Journal Animé. Un corto italiano ai César
Esprimere se stesso con la pittura, i video, l’animazione: la creatività dentro e fuori il raggio di azione di un giovane artista, curioso di vedere che cosa succederà a breve. Donato Sansone, concorre al premio César 2017 con Journal Animé per il miglior corto di animazione con musiche e sound di Enrico Ascoli, prodotto da Autour de Minuit e Canal+ France.
Donato, lucano di nascita e torinese di adozione, diplomato in Animazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, è stato contattato tramite i suoi produttori francesi, da Canal + per partecipare al progetto cinematografico Collection dessine toujours. 10 cortometraggi il cui tema ispiratore è la libertà di espressione in nome delle vittime della redazione del giornale satirico Charlie Hebdo.
L’abbiamo incontrato per conoscere meglio il suo mondo interiore e come lo trasferisca nelle sue opere.
L’inizio della performance visiva è bastata sulla lettura reale delle notizie del quotidian francese Libération per un mese. Notizie che maggiormente vengono lette e comunicate. L’idea era quella di creare un prodotto ironico, ma poi ci sono stati gli attentati di novembre al Bataclan, e il corto si è trasformato in corso d’opera, acquistando toni più drammatici- ci spiega Sansone.
L’autore, seduto al tavolino di un caffè parigino, sfoglia le pagine del giornale francese scarabocchiando sulle immagini che improvvisamente prendono vita e lo trasportano in una atmosfera inquietante poiché l’iperreale che si dipana davanti ai suoi occhi s-confina con la nostra quotidianità.
La visione di Journal Animé ci immerge in un mondo espressionistico, a tratti, raffinatamente splatter, in cui le notizie si animano davanti agli occhi di colui che legge. Un frullatore di sentimenti, di emozioni e azioni che ti attrae e ti respinge.
Mi colpisce sempre il tono delle persone che intervisto. Il suono delle parole, ti racconta più delle parole stesse. Non avverto in Donato, il desiderio di esposizione, l’esaltazione di essere stato nominato per un premio così importante, ma un’autentica ricerca dell’espressione personale, frutto di studio, intuito, passione e abilità. “I miei corti spesso sono surreali ed ironici e sfiorano il grottesco”. Esprimono il mio mondo interiore che prende vita, si anima”.
Donato, nel suo stile originale, come ogni artista professionista, ingloba movimenti del passato: espressionismo, cubismo, surrealismo, pop art, body art.
Ama profondamente quello che fa; ha studiato Belle Arti e si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, pittura che si fa animata, narrazione che si fa movimento. Non lo spinge un manifesto programmatico, ma la volontà “naturale” di essere. Lavora da solo. Il suo unico “socio” è il sound designer che interpreta musicalmente le sue performance, Enrico Ascoli.
Dialogare con Donato mi fa sperare in un futuro professionale in grado di contenere ogni espressione lavorativa. In Francia, mi racconta il giovane autore, il corto di animazione viene riconosciuto come prodotto cinematografico di valore, la cui distribuzione è diffusa. In Italia, oltre alle scarse possibilità di investimento in questo settore, manca la cultura del cortometraggio.
La forza espressiva raggiunta dai corti, come dai racconti brevi è potente e mi sembra quasi un paradosso socio-culturale che in un’epoca che innalza le immagini e la brevità discorsiva (vedi il successo di social network come Instagram e Twitter), di video musicali che raggiungono milioni di visualizzazioni, non elevi il cortometraggio d’autore, a emblema dell’arte e della comunicazione contemporanea.
Un sonoro in bocca al lupo per Donato che con la sua tenacia, la sua espressione artistica e sereno atteggiamento verso il suo percorso, ci fa dire “Noi ci crediamo”.
Per l’occasione dei CESAR 2017 “Journal Animé” di Donato Sansone sarà visibile on-line fino al 23 febbraio 2017 sul canale youtube