Storia di David: no al bullismo. Sì alla vita

David Fabbri, quindicenne dislessico, in terza elementare si trasferisce in una nuova scuola. Porta con sé il suo computer con il quale riesce a scrivere. Ma è un diverso e i bulli lo prendono di mira. Per 5 anni vivrà soggiogato da alcuni dei suoi compagni di classe.

In aula si divertono a spaccargli i tasti del computer, gli tirano le matite addosso al grido “tanto a te non servono”, lo aspettano fuori dalla scuola per prendersi gioco violentemente di lui, gli fanno lo sgambetto, gli strappano lo zainetto per buttarlo a terra.  E non parchi lo offendevano via whatsapp con messaggi del tipo: “Sei un fallito”.  Per David sono anni di mal di testa frequenti, inappetenza e di 3 computer rotti.  Fino al momento più cruento quando frequenta ormai la seconda media: un giorno nello spogliatoio della palestra viene pestato a sangue e finisce in ospedale. Intervengono le forze dell’ordine che interrogano i compagni di scuola. Le acque si calmano.

David ne parlato da subito in famiglia e i suoi genitori fanno di tutto per aiutarlo.  E con il loro aiuto ne è venuto fuori è ha avuto la forza di realizzare il cortometraggio L’idea dove racconta la sua storia e di portarlo in giro per aiutare i ragazzi bullizzati a reagire. “Quando siete vittime di bullismo, parlatene subito in famiglia – dice oggi David – tenere tutto dentro distrugge e basta”.  Il peggiore dei ricordi, quello che ancora fatica a raccontare sono i compagni presenti al pestaggio, che guardavano senza aiutarlo.

Il cortometraggio L’idea. No al bullismo nasce per partecipare al concorso In ricordo di Niccolò Ciatti: giustizia e violenza nel mondo giovanile, indetto dall’Istituto Tecnico Meucci di Firenze, che David oggi frequenta serenamente, e ha ricevuto il primo premio.

Racconto autobiografico, fedelissimo ai fatti accaduti (c’è anche l’esperienza del pestaggio anche se meno cruenta di com’è stata realmente) David ha girato il corto nel Mugello, usando una reflex e un programma di montaggio.  Vi partecipano i suoi genitori e la sorellina nel ruolo di se stessi,  i suoi amici più cari e i volontari del Centro Studi Mugello. L’insegnante di Musica e Recitazione, Giada Gianfriddo ha composto la colonna sonora (testi e musica) che prende il nome del cortometraggio.

Il corto L’idea,  disponibile online su YouTube nel canale Diapason,  è, successivamente, diventato anche un e-book dal titolo omonimo, distribuito da giuntialpunto.it, che oltre a raccontare la storia di David, raccoglie i suoi pensieri e le sue riflessioni sull’esperienza vissuta.

Niccolò Ciatti è il ragazzo ucciso nel corso di un pestaggio avvenuto  a Lloret de Mar (Spagna) dove si era recato in vacanza, nell’agosto del 2017. Aveva 22 anni. Si era diplomato all’Istituto Meucci che oggi lo ricorda dedicandogli un aula e istituendo il premio che porta il suo nome.

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