Il sentiero della felicità

La mente è come un miracoloso elastico che si può tendere all’infinito senza che si strappi (Paramahansa Yogananda)

 

Paramahansa Yogananda e George Harisson

Paramahansa Yogananda e George Harisson

Il 16 febbraio 2016 è uscito sugli schermi italiani il docufilm Il sentiero della felicità ricostruzione della vita di Paramahansa Yogananda (1893 – 1952), filosofo e mistico indiano, famoso per aver diffuso e integrato il pensiero orientale con quello occidentale. Soprattutto a Yogananda spetta il merito di aver introdotto l’occidente alla disciplina dello yoga e della meditazione intesa come raggiungimento dell’equilibrio psico-fisico.

Stabilitosi negli Stati Uniti, dove trascorse gran parte della sua vita, nel 1920 a Boston, il filosofo indiano intervenne al Congresso delle Religioni, suscitando grandi entusiasmi. E sempre nel 1920, Paramahansa Yogananda, pose le basi della fondazione Self-Realization Fellowship, che trovò nel 1925 la sua sede fissa a Los Angeles. Nei suoi viaggi in India entrò in contatto con il Mahatma Gandhi, del quale approvò e condivise la teoria della resistenza passiva e della non violenza. Yogananda è autore del libro “Autobiografia di uno yogi”, a tutt’oggi considerato come un testo di riferimento fondamentale per i ricercatori e i cultori della disciplina dello yoga.

Il film Il sentiero della felicità, è stato girato nel corso di tre anni da Paola di Florio e Lisa Leeman, prodotto da Peter Radere Kim Snheider, con la partecipazione di trenta paesi. Di matrice prevalentemente documentaristica, il film compie un viaggio nel mondo dello yoga antico e moderno, dall’Est all’Ovest del mondo, riproponendo in forma divulgativa il pensiero stesso di Yogananda, attraverso materiale di repertorio, interviste a professori di Harvard e  del Centro di Scienza e Spiritualità dell’Università della Pennsylvania e ai numerosi  adepti.

Tra i seguaci di Yogananda ricordiamo George Harrison (cantante dei Beatles, scomparso nel 2001), che si avvicinò al misticismo orientale dopo aver letto il libro menzionato, e della cui influenza non mancò di lasciarne traccia anche nella sua musica.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.