Ganga Ma. Come stai fiume?

“Se Ganga vive, vive anche l’India. Se Ganga muore, muore anche l’India”  afferma Vandana Shiva, scrittrice e ambientalista indiana nel testo redatto con Eimear Martin che accompagna la monografia del fotografo Giulio Di Sturco, Ganga Ma, (Gange Madre) edito da GOST Books nel 2019 e mostra itinerante.

Un lavoro al quale Di Sturco – italiano perfezionatosi come fotografo all’Istituto Europeo di Design a Roma ma residente tra Londra e Parigi – ha dedicato molti anni, percorrendo il Gange – fiume dell’India e del Bangladesh – dalla sua sorgente sui ghiacciai dell’Himalaya, a oltre 4500 metri, fino alla foce al Golfo del Bengala.  Un tragitto di circa 2700 chilometri.

Specializzato in fotografia documentarista e attento al rapporto uomo – natura e alle questioni ambientali, gli scatti Di Sturco restituiscono appieno la storia e l’evolversi di questo fiume sacro, che da circa 4000 anni è al centro della cultura indù. E che lungo le sue coste e a quelle dei suoi maggiori affluenti da tempo immemorabile scorre la vita umana (secondo gli archeologi i primi insediamenti risalgono al 9000 a.C.) e sono nate moltissime città tra le quali Calcutta, Kanpur e la megalopoli Delhi.

Il racconto del Gange di Di Sturco, infatti, procede con immagini che ancora sanno raccontare la magnificenza della natura ma anche l’inquinamento del fiume che minaccia il crollo ecologico e, quindi, la crisi umanitaria per le innumerevoli persone per le quali il fiume rappresenta la prima fonte di sostentamento.  Una storia appassionante che oscilla eternamente tra passato e presente, tra tradizione e storia ed emblematica del rapporto conflittuale che l’uomo ha con la natura: da un lato la venera come una dea, dall’altra la sfrutta irrimediabilmente.

Per questo La Fondazione Stelline di Milano in concomitanza con la mostra Ganga Ma (che ospita dal 6 febbraio al 22 marzo 2020), curata da Eimear Martin, organizza il laboratorio gratuito  Come stati fiume? Un viaggio responsabile sul futuro delle nostre acque, per bambini dai 5 ai 10 anni la cui l’attività artistica, partendo dalle immagini di Di Sturco, li porterà a riflettere sull’inquinamento e sui cambiamenti climatici. Consigliata la prenotazione, il laboratorio svolgerà le sua attività nei giorni 1, 7, 14 e 22 marzo 2020.

 

Fiume Gange (India – Bangladesh), immagini di Giulio Di Sturco

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