Bormida. Da paese s-popolato a potenziale borgo di vivibilità

Bormida, comune ligure, a inizio del 1900 contava una popolazione di oltre 1000 persone; oggi corre il rischio di trasformarsi nel successivo paese fantasma italiano con i suoi 400 abitanti; per la precisione 377.

Un futuro al quale non si rassegna il sindaco Daniele Galliano che per scongiurarlo ha dato vita a una forte campagna di comunicazione per incentivare l’arrivo di nuovi residenti. La campagna illustra le misure allettanti offerte dal Comune dal 2014 per chiunque decida di trasferirsi a Bormida.

2000 euro oltre d’entrata a copertura delle spese di trasferimento, un autentico “piano affitti ” più che moderato,  a partire da 50 euro per le abitazioni più piccole, 120 per quelle più grandi, agevolazioni per l’acquisto di terreni nella zona, oltre a bonus di vario genere in via di definizione.

Daniele Galliano ha molta fiducia che il suo piano di ripopolamento del comune, porterà dei buoni risultati dal 2018, ma non  nasconde che l’iniziativa rappresenta l’ultima speranza per evitare l’estinzione di una comunità,  come è accaduto in molte località italiane e in Europa.

Bormida di Pallare (Liguria), sorge nell’alta Val Bormida, all’interno del complesso montano dei Settepani, immerso nei boschi di castagni e faggi e vicino alla città di Savona, dalla quale dista 22 chilometri. Il comune è stato istituito nel 1861, uno dei più antichi nella storia dell’unità di Italia.

Proposte seducenti quelle di Bormida non solo perché offre la possibilità di una vita economicamente sostenibile ma anche salubre e a dimensione umana, aspetti di vita che stentiamo a trovare nelle grandi città italiane.

Last but not least, considerando i mutamenti nelle modalità lavorative che ci portano sempre più spesso a lavorare in remoto, l’idea di trasferirsi a Bormida potrebbe essere per molti la soluzione per migliorare la propria qualità di vita.