Latino, lingua più viva che mai
“La Statale intende ribadire e promuovere la centralità del Latino come lingua delle comuni radici della civiltà europea, chiave privilegiata per l’accesso ai saperi umanistici e all’immenso patrimonio culturale dell’Europa”. Così commenta Elio Franzini rettore dell’Università di Milano in merito alla “scelta in controtendenza” dell’Ateneo di inserire il latino come materia del primo anno nella facoltà di Scienze dei Beni culturali e Storia, dall’anno accademico 2021-2022.
E, in concomitanza, per le matricole che non hanno studiato la lingua antica nel corso scolastico, nasce l’iniziativa Latino Zero, ossia corsi della lingua per principianti organizzati dal Centro linguistico dell’Ateneo (SLAM).
Insegnamento di base declinato e adattato alle esigenze dei corsi formativi, Latino Zero – come accade con l’insegnamento delle lingue moderne in Ateneo – si baserà sullo schema a livelli, dall’A1 al B2, propedeutico alla certificazione linguistica nazionale della lingua. I corsi, gratuiti, saranno erogati in modalità a distanza, per piccoli gruppi, guidati da docenti di Lingua e Letteratura latina dell’Ateneo, oltre ai nuovi esperti reclutati attraverso il bando che verrà pubblicato sul portale unimi.it entro marzo.
Ancora il Latino, dunque, inteso come lingua viva, o meglio, come lingua vivax, suggerisce la Statale, piena di vita e accessibile a tutti.
Un’ulteriore conferma della lungimirante scelta della Consulta Universitaria di Studi Latini (CULS) che già nel 2012 avviò la sperimentazione della certificazione linguistica del latino sul modello delle lingue straniere.
Mentre l’Associazione Cultura Classica (AICC) e il Ministero dei Beni Culturali hanno ottenuto dall’Unesco il patrocinio per la manifestazione Giornata Mondiale della Lingua Latina, che sarà celebrata ogni 9 aprile. La prossima, del 2021, sarà la prima edizione.
Immagine: Milano, il cortile interno del palazzo rinascimentale Ca’ Granda, oggi sede dell’Università degli studi
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