Unione Europea. Il sesso senza consenso è stupro

Il sesso, quando non è consensuale deve essere considerato stupro: lo hanno deciso la Commissioni Libertà Civili e Diritti delle Donne del Parlamento dell’Unione Europea.

“Il consenso deve essere valutato tenendo conto delle circostanze specifiche” rilevano gli europarlamentari, ossia considerando  tutti i fattori che “precludono il libero processo decisionale”.

Fondamentale è, dunque stabilire le circostanze aggravanti come “la paura e l’intimidazione, la gravidanza, il disagio psicologico, l’essere vittima di tratta o se la donna è in strutture per richiedenti asilo”. Un elenco nel quale devono senz’altro essere contemplati “gli atti particolarmente inumani, degradanti o umilianti, reati che comportano la morte o il suicidio di persone a carico; gli atti intenzionati a punire come i reati commessi contro un personaggio pubblico, inclusi giornalisti e difensori dei diritti umani, o per il loro orientamento sessuale o altri attributi della identità della vittima o, tesi al profitto.

Il testo non tralascia le forme di violenza e molestia online, le quali, come chiedono gli eurodeputati, devono partire da “una definizione precisa di materiali intimo che non può essere condiviso senza consenso”. Il riferimento è il divieto alla condivisione senza consenso di immagini di nudo o video non di natura sessuale: il revenge porn dovrebbe essere classificato come una “molestia informatica”.

Richiesta, infine, ad ogni Paese membro la garanzia dell’assistenza gratuita alle vittime “in lingua a loro comprensibile” e che le prove di colpevolezza vengano raccolte nel modo più rapido possibile, tramite un supporto specializzato.

Il testo della proposta dell’Eurocamera dovrà passare per l’approvazione dalla plenaria del Parlamento Europeo nel luglio 2023.

Dopo di che sarà avviato ai negoziati tra le istituzioni dell’Unione per l’auspicato accordo finale, che segnerebbe una tappa importante nella battaglia alla violenza sessuale e di genere.

La Spagna ha anticipando l’UE: dall’agosto 2022 il ddl  Garanzia Integrale per la Libertà Sessuale – ma nota con il lemma Solo sì vuol dire sì  è legge.

 

 

Immagine: Bruxelles, Parlamento Europeo. Photo by Jonas Horsch – pexels.com

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