5 febbraio, giornata nazionale contro lo spreco alimentare

Il 5 febbraio 2019 sarà la 6° giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Istituita in Italia nel 2014, la ricorrenza è frutto di un’idea – e da subito un’ottima pratica – avviata dall’Università di Bologna esattamente 21 anni fa. Nell’autunno 1998 Andrea Segrè, allora docente di Economia Agroalimentare, con un gruppo di studenti, ragionando sul concetto di sostenibilità, elaborò un modello di riconversione, a scopo solidale, della perdita del cibo buono che si determina lungo la catena di produzione e di consumo, un fenomeno denominato appunto spreco alimentare. Nasceva così lo spin off dell’Alma Mater, Last Minute Market, con l’obiettivo di recuperare i beni della grande distribuzione, ancora buoni per essere consumati, e donarli ai bisognosi.

Come racconta Segrè dal sito unibo.it, con il recupero della produzione in eccedenza per scopi solidali si proponeva di creare il “valore di relazione” fra chi aveva una sovrabbondanza alimentare e chi, al contrario, soffriva per “carenza nutrizionale”: dono inteso come riscatto sociale.  Declinare il concetto di “solidarietà sociale” significava al tempo stesso coniugarlo con quello di “sostenibilità ambientale ed economica”, comportando una riduzione dei rifiuti e dei costi per lo smaltimento. Alle prime prove pratiche il gruppo dell’Alma Mater intuì che la loro teoria sarebbe stata realizzabile attraverso “un sistema efficiente nell’uso delle risorse naturali ed economiche e rispettoso delle risorse umane. Un modello win-win nel quale vincono tutti, donatore e donatario insieme all’ambiente”.

Con il tempo Last Minute Market ha oltrepassato il confine alimentare occupandosi di altri beni in eccedenza come i farmaci, i libri, l’illuminazione, la decorazione, il giardinaggio e l’arredamento, operando su tutto il territorio nazionale e interagendo con la grande distribuzione, la ristorazione, gli Enti pubblici e il Terzo Settore.

Nel 2010 ha avviato la campagna di sensibilizzazione Spreco Zero, fattasi poi movimento di pensiero e di azioni finalizzate alla realizzazione degli obiettivi esposti nella Dichiarazione, alcuni dei quali ripresi dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 19 gennaio 2012, a oggi l’unico atto comunitario su “come evitare lo spreco alimentare: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’UE”. Mentre il partenariato con la compagnia di ricerca di mercato e di opinione Swg ha dato vita all’Osservatorio nazionale Waste Watcher sugli sprechi e le abitudini alimentari degli italiani: il monitoraggio cui fanno riferimento tutti gli operatori del settore.

Last minute market, attraverso la rete di 350 punti vendita e più di 400 enti del terzo settore, recupera ogni anno 55mila pasti cotti, 5,5 milioni di euro in prodotti alimentari, 1 milione di euro in medicine e oltre mille tonnellate di prodotti non alimentari (dati: unibo.it)

Grazie a tutti gli attori che operano nel settore, nel 2017 le eccedenze alimentari recuperate e ridistribuite sono aumentate del 20%, garantendo cibo a più di un milione e mezzo di persone (fonte: Ministero dell’Ambiente, 2018).

Gli eventi per la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco 2019 si apriranno il 4 febbraio presso la sede della FAO a Roma , dove approda, presso l’Iran Room, la mostra Primo non sprecare, secondo Altan. Lo spreco formato vignetta, le 10 tavole disegnate da Altan che costituiscono il percorso espositivo che dal 2018 gira per l’Italia; presente anche la video – installazione Cento grammi dell’artista Paolo Scoppola; in concomitanza si svolgerà il convegno Zero fame, zero spreco: coltivare le buone pratiche,  cui seguirà la presentazione dei nuovi dati Waste Watcher 2019.

Il 5 febbraio nella sede dell’Enpam centinaia di studenti parteciperanno alla manifestazione Primo non sprecare, alimentare il valore del cibo.

Oltre che dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco è stata ideata e istituita da Spreco Zero e dal Ministero dell’Ambiente.

Fotografie: in alto, Andrea Segré; in basso e in copertina, una della 10 tavole di Altan della mostra ‘Primo non sprecare, secondo Altan. Lo spreco formato vignetta’

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.