Metropolitana di Roma. Storia di quotidiano pregiudizio

La metropolitana di Roma è, come ogni giorno, gremita dii turisti stranieri.

C’è anche Khaled nell’angolo di un vagone quando a due passeggeri viene sottratto il cellulare. Alla stazione successiva, i rapinatori spingono le due persone derubate fuori dal vagone, assieme a Khaled.

Nella calca sulla banchina, c’è molta confusione. Khaled si allontana il più velocemente possibile, ma viene fermato da una guardia giurata e consegnato alla polizia.

Quando la polizia perquisisce Khaled, non trova traccia dello smartphone rubato. Nonostante questo, nel giro di pochi minuti, Khaled si trova prima in commissariato e poi in una cella di sicurezza, in attesa di un processo per direttissima che si terrà l’indomani.

Khaled è disorientato; non capisce cosa stia succedendo.

Viene dall’Egitto, è appena maggiorenne e come molti minori stranieri soli, al compimento del diciottesimo anno di età, anziché essere trasferito in strutture idonee, viene buttato in strada.

La nuova casa è un parco pubblico, all’estrema periferia della città.

Quando Khaled esce dal tribunale ha in mano un foglio che il ragazzo non può comprendere.

Incontriamo Khaled allo sportello legale di Baobab Experience. Qui con il supporto della mediazione linguistica, Khlaed ha finalmente la possibilità di conoscere il contenuto del foglio che porta con sé: una ordinanza di convalida dell’arresto senza applicazione di misura cautelare.

Tradotto: è accusato di rapina aggravata ma non incarcerato.

Khaled si agita: non è possibile, lui non ha mai rubato nulla, non ha colpe.

Il tempo è poco tempo per evitare che per un ragazzino innocente si aprano le porte del carcere. Pochi giorni per preparare la sua difesa.

Il giorno del processo, gli avvocati vanno in aula. L’accusa chiede una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione senza uno straccio di prova della colpevolezza di Khaled.

Gli avvocati di Baobab Experience riescono a dimostrare che l’accusa è infondata e il tribunale assolve il ragazzo per non aver commesso il fatto.

Khaled è felice, sorride. Ci guarda e dice: “Grazie avvocato, oggi il mio cuore vola!”.

Verba migrant. Per dare voce alla narrazione vera

La storia di Khaled viene narrata da 𝗩𝗲𝗿𝗯𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁,  l’appuntamento di Baobab Experience con cui i suoi volontari raccontano una storia, una delle migliaia di testimonianze che ricevono e custodiscono nella loro attività solidale.

“Siamo convinti che sia nostro dovere raccontare, denunciare e diffondere il più possibile le realtà che impariamo a conoscere da una posizione tanto privilegiata quanto di responsabilità – ci dicono-. A partire dalla responsabilità di far muovere – migrare – questi frammenti di racconti di vita, il più lontano possibile, per dare voce a una narrazione diversa, vera”.

L’emergenza 

Baobab Experience è una realtà grass roots, ossia un’associazione che nasce dal basso, dalla cittadinanza attiva.

L’impegno personale e professionale di ciascun volontario, nell’offerta quotidiana di tutti i servizi di accoglienza e di inclusione sociale, è di natura esclusivamente volontaristica. “Ogni attività – dallo sportello legale a quello di inserimento lavorativo, dai corsi di lingua italiana e inglese alla distribuzione di pasti e indumenti, dallo sportello psicologico all’orientamento sanitario – è svolta, con competenza e dedizione, a titolo completamente gratuito”.

La copertura finanziaria delle attività svolte deriva dalle donazioni e dalla raccolta fonti.  E di questi giorni la notizia della quasi riuscita del crowdfunding d’emergenza lanciato lo scorso 26 giugno,  per far fronte alle “attività di presidio umanitario sempre più pressanti” e non essere costretti a smettere di aiutare chi ne ha bisogno. Neanche per un solo istante.

Chi vuole contribuire alle attività di  Baobab Experience,  offrire il proprio tempo e competenze o può  donare attraverso:

  • bonifico bancario:
    Baobab Experience
    Iban: IT60I0501803200000016788945
    BIC/SWIFT: ETICIT22XXX
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  • con PayPal (clicca qui)

 

Tutte le attività su  Facebook – Baobab Experience

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