Extinction Rebellion. COP28 sta fallendo, cosa possiamo fare?

Verso l’estinzione e cosa possiamo fare. S’intitola così l’evento online organizzato dal gruppo ambientalista  Extinction Rebellion Italia.

In riferimento alla COP28 in corso a Dubai gli attivisti non hanno dubbi nel sostenere che le lobby dei fossili sono presenti mentre i governi latitano.

“La ventottesima conferenza sul clima continua sul solco delle precedenti incapace di portare le misure radicali di cui abbiamo bisogno – si legge nella pagina Facebook del gruppo. –  I governi non ci aiuteranno ad uscire dall’#emergenzaclimatica. Dobbiamo spingerli a farlo.

Inutile continuare con conferenze e discorsi vuoti.

“Se apriamo gli occhi possiamo vedere con chiarezza cosa ci accade intorno: eventi climatici estremi sempre più frequenti e distruttivi, persone costrette a lasciare la propria casa, persone che perdono la vita. Questi sono gli effetti dell’emergenza climatica ed ecologica”.

Allora eccoli per l’ennesima volta ad “imbrattare”, con sostanze innocue e questa volta in simultanea, a Venezia, Milano, Torino, Bologna e Roma, le loro acque per protestare contro “l’ennesimo fallimento politico” del Vertice sul clima delle Nazioni Unite.

Di colore verde il mare del Canal Grande, il Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina, il Naviglio Grande di Milano, il Canale del Reno, con l’accortezza di precisare nel comunicato che “tra qualche ora, queste acque torneranno come prima. Nel frattempo, mentre i governi parlano, contiamo i danni e le vittime di continue alluvioni e incendi”.

In alcuni luoghi come a Milano, case di cartapesta “affondavano” nelle acque verdi mentre uno striscione urlava “il governo parla, la Terra affonda”.

“Il colorante usato è semplice fluoresceina. Un sale innocuo usato da idraulici come tracciante e addirittura per segnalare la posizione di subacquei dispersi in mare – ha rassicurato Paola da Venezia, come riporta l’AGI -. Infatti quando lo scorso maggio per errore venne sversata nel Canal Grande, gli esperti furono unanimi nell’escludere un pericolo per le persone e per fauna e flora”.

“Tra qualche ora, queste acque torneranno come prima. Il colore dei nostri mari e dei nostri fiumi, però, continuerà a cambiare man mano che le temperature continueranno ad aumentare”

Alla protesta ha partecipato anche Debito per il Clima, la campagna mondiale che chiede la remissione dei debiti ai paesi del sud globale per agevolarne l’uscita dal fossile.

Migliaia di persone nel mondo “si sono mobilitate per denunciare fallimento della leadership mondiale e la beffa di un processo che dovrebbe avere come obiettivo la fuoriuscita dal fossile – ha riferito il gruppo -.  Ed è invece presieduto da un petroliere e preso d’assalto dai lobbisti delle aziende petrolifere di tutto il mondo”.

Il petroliere richiamato è Sultan Al Jaber, amministratore delegato dell’ADNOC, l’ente statale del petrolio degli Emirati Arabi Uniti, e presidente della COP28, secondo alcuni media britannici artefice di incontri con 27 governi stranieri per fare affari su petrolio e gas prima e durante il Vertice, come riferito alla vigilia della COP28 da abbanews.eu.

Ma qualcosa possiamo fare e per saperne di più basterà collegarsi il 10 dicembre 2023 dalle h. 18,00 con la pagina Facebook di Extinction Rebellion Italia.

 

Immagini: da sinistra Milano, Venezia e Roma – by X (Twitter) – Extinction Rebellion Italia

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.