Approvato definitivamente decreto sull’obbligatorietà delle vaccinazioni
Nel pomeriggio del 10 luglio 2017 la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato il decreto vaccini e la stessa Commissione, in seduta notturna, ha approvato l’emendamento che introduce l’Anagrafe vaccinale nazionale ed estende le vaccinazioni anche per gli operatori sanitari, socio sanitari e scolastici.
L’11 luglio il decreto era passato al voto della Camera, dove per evitare la scadenza del decreto (6 agosto 2017) si erano ripromessi di esaminarlo e approvarlo in pochi giorni. Infatti il 28 luglio 2017 la Camera ha approvato definitivamente il decreto con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti. Nella notte tra il 27 e 28 luglio 2017, il Governo aveva ottenuto la fiducia.
I cambiamenti apportati al decreto, rispetto alle disposizioni della delibera del maggio 2017 sono:
le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da 12 a 10 e sono le seguenti:
polio;
difterite;
tetano;
epatite B;
pertosse;
emofilo di tipo B,
morbillo;
parotite;
rosalia;
varicella.
Le vaccinazioni avvengono con 2 punture: l’esavalente (che contiene i vaccini contro le prime 6 malattie virali) e la quadrivalente (contenente gli ultimi 4 vaccini dell’elenco).
Rispetto al primo decreto, l’attuale esclude l’obbligatorietà per il vaccino contro il meningococco B e C che però insieme all’anti-pneumococco e anti- rotavirus sono fortemente consigliati dalle Asl e, se richiesti, vengono somministrati gratuitamente.
Quindi per ottenere l’iscrizione nelle scuole di ogni ordine e grado entro il 10 settembre 2017, rimane l’obbligatorietà della somministrazione di 10 vaccini. Ma farà fede anche la presentazione della prenotazione per le vaccinazioni presso le Asl, ed eseguirle vaccinazioni entro la fine dell’anno scolastico 17-18; valida anche l’autocertificazione, ma in questo caso la documentazione sanitaria completra dovrà essere presentata entro il 10 marzo 2018.
L’obbligo viene meno nei casi in cui le vaccinazioni rappresentino un accertato pericolo per la salute. Esonerati anche i bambini che hanno già contratto la malattia, previo presentazione del certificato medico.
Ridotte le sanzioni per i genitori disobbedienti
Ridotte le sanzioni per i genitori che iscrivono i figli a scuola, senza rispetteranno l’obbligo delle vaccinazioni:
eliminato il rischio della perdita della podestà genitoriale: cade, infatti, la possibilità che il dirigente scolastico segnali alla Asl – che a sua volta avrebbe segnalato il genitore disobbediente al Tribunale dei minori – se il certificato delle vaccinazioni non è in regola;
diminuiscono le pene pecuniarie: dai 7500 ai 500 euro previste nel primo decreto, con l’attuale scendono dai 3500 ai 500.
La Commissione ha espresso voto favorevole anche alla eventualità che la somministrazione dei vaccini siano compiute non solo presse le Asl ma anche nelle farmacie e gli studi pediatrici. Una misura però che per essere attuata necessiterà di un decreto ministeriale.
Pubblicazione precedente: Settembre 2017. Obbligo delle vaccinazioni a livello nazionale