Cinema, teatro, arte e letteratura a Rebibbia

La rassegna cinematografica Peccato che sia una canaglia, organizzata presso il carcere di Rebibbia a cura del CSC – Cineteca Nazionale, ha lo scopo di rendere la settima arte un mezzo di reinserimento sociale di ogni individuo sottoposto alla limitazione della libertà personale.

Nell’ambito di un “processo sinergico di formazione e di riabilitazione socio-educativa” spiega la Fondazione CSC, l’iniziativa porta nel carcere anche autori ed attori esperti del settore, concentrandosi sulla commedia italiana, uno dei generi più popolari, che abbraccia il periodo che va dal dopoguerra ad oggi e che ben racconta il cinema e, al tempo stesso – per dirla con Henri Bergson, citato dalla Fondazione – perché “non vi è comicità al di fuori di ciò che è propriamente umano”.

La rassegna inaugurata lo scorso 13 febbraio con la proiezione di Domenica d’agosto (1950) di Luciano Emmer (al 75° anniversario, ricordato  dall’European Film Academy) proseguirà fino a gennaio 2026, e prevede anche incontri con registi, attori, critici e storici del cinema.

Parlando del giorno dell’inaugurazione, il curatore dell’iniziativa, Domenico Monetti, ha raccontato: “Nel pomeriggio dell’inaugurazione, il pubblico è stato molto attento e nel dibattito che ne è seguito, ma anche durante film, si è creata un’unione tra i meno giovani e i più giovani nel riconoscere quel determinato luogo e il mutamento che ne è conseguito nel corso degli anni. Tra un “anvedi” e un “ma che stai a dì” si è assistito a un commovente ‘film nel film’: la barriera tra le vicende sullo schermo e chi guardava si è improvvisamente infranta in un inaspettato quanto autentico rispecchiamento”.

Nel polo penitenziario di Rebibbia (tre edifici carcerari maschili e uno femminile), il più grande d’Italia con la sua capienza per oltre 2mila detenuti, la rassegna cinematografica Peccato che sia una canaglia non l’unica iniziativa culturale rivolta ai detenuti.

L’annuale Rebibbia Festival

Dal 2003 La ribalta –  Centro Studi Enrico Maria Salerno, diretta da   Laura Andreini e Fabio Cavalli, è impegnata nella promozione di arte e cultura presso il penitenziario, dando vita al Teatro Libero di Rebibbia nell’Auditorium del carcere, con 340 posti a sedere;  teatro che è sede delle attività di formazione dei detenuti, poi impegnati nelle messe in scena di spettacoli, molti dei quali aperti al pubblico, e nell’annuale orami ultraventennale, Rebibbia Festival, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio, che prevede anche laboratori artistici e realizzazioni digitali alle quali assistere sia dal vivo sia in streaming sul sito enricomariasalerno.it.

Libri liberi

E sempre dal Teatro di Rebibbia, il 6 marzo 2025 ha preso il via l’iniziativa Libri Liberi, che in 12 tappe nelle principali carceri italiane porterà,  fino al 21 dicembre 2025, un attore/attrice e uno scrittore/scrittrice presentare   capolavori della letteratura e attraverso la lettura dei quali approfondire e riflettere sulla condizione umana,  riscoprendo sé stessi e il valore di ognuno all’interno della comunità.

Al penitenziario romano lo scrittore Edoardo Albinati, con una grande esperienza di insegnamento a Rebibbia, e l’attore Stefano Fresi hanno letto passi del poema omerico Odissea.

Seguiranno nelle altre tappe gli incontri con: Maurizio De Giovanni con Fabrizio Bentivoglio, Elisa Fuksas con Elena Lietti, Daniele Mencarelli con Alessio Boni, Aurelio Picca con Sergio Rubini, Rosella Postorino con Francesco Montanari, Giulia Caminito con Claudia Gerini, Igiaba Scego con Anna Bonaiuto, Donatella Di Pietrantonio con Lino Guanciale, Giuseppe Culicchia con Giorgio Colangeli, Davide Rondoni con David Riondino, Antonio Franchini con Marianna Fontana.

Libri Liberi è promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – e in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura.

 

 

Immagine: Roma, lo scrittore Edoardo Albinati (da sinistra) e l’attore Stefano Fresi al via dell’iniziativa letteraria ‘Libri Liberi’ dal carcere di Rebibbia. Seguirà per altre 12 tappe fino al 21 dicembre 2025 – photo by gnews – quotidiano del Ministero della Giustizia

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