Cessate il fuoco. I vent’anni per i diritti umani di Gianluca Costantini
Gianluca Costantini è il disegnatore di Ravenna (classe 1971) e docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, autore dell’indimenticabile ritratto dedicato a Patrik Zaki, diventato simbolo della mobilitazione internazionale nei giorni della sua prigionia in Egitto.
Dal 2004 Costantini volge la sua arte professionale di graphic journalism verso gli avvenimenti politici e sociali che accadono nel mondo, per poi concentrarsi sui diritti umani, iniziando a collaborare con il portale Indymedia, e proseguendo con grandi testate giornalistiche e grandi associazioni non governative come Pen International, l’organizzazione formata da scrittori, Amnesty International, ActionAid e Arci.
Con la sua matita racconta la Rivoluzione egiziana del 2011 al Cairo, le proteste Occupy Gezi in Turchia nel 2013, contro il governo di Recep Tayyip Erdoğan, sfociate contro la costruzione di un centro commerciale al posto del parco di Gezi a Istanbul: le proteste di Hong Kong dal 2019 al 2020; il movimento Donna, Vita e Libertà, dal 2022 in Iran; in Italia nello stesso anno la pubblicazione della graphic novel, Zaki, una storia egiziana, con testi di Laura Cappon, edita Feltrinelli; sempre attento, infine, ai giornalisti in prima linea nelle zone di conflitto bellico, ultimante nelle guerre in Ucraina e in Medio Oriente.
Collabora con artisti attivisti: ultima fatica in ordine di tempo le tre graphic novel raccolte nel libro Zodiac realizzato con il famoso artista dissidente cinese Ai Weiwei e la sceneggiatrice Elettra Stamboulis; prima ancora Libia con Francesca Mannocchi, entrambi editi da Mondadori.
Le accuse
Il suo impegno non è stato esente da accuse gravi come quella di terrorismo, dopo il fallito colpo di Stato in Turchia che lo vide processato in contumacia il 28 luglio 2016 al Criminal Offices of Judge of Peace of Golbasi di Ankara. E quella di antisemitismo che ha portato il canale televisivo statunitense CNN a interrompere nel 2018 la collaborazione con il fumettista per una sua vignetta del 2015.
A causa di due vignette pubblicate sulla sua pagina Facebook, in cui compaiono due bambini – uno che urina sulla bandiera israeliana e un altro, israeliano con la kippah, accompagnato dalla didascalia ‘futuro assassino’ – il sito della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea ha menzionato Costantini nella sezione Osservatorio sull’antisemitismo. In particolare, un articolo pubblicato nel luglio 2019, intitolato Fumetti, antisionismo e antisemitismo – un’analisi generale del genere, lo cita anche per il suo coinvolgimento nelle iniziative del movimento BDS, che promuove il boicottaggio economico di Israele, già prima del conflitto iniziato nel 2023.
Nel caso della CNN Costantini, dopo aver specificato che la sua posizione era (è) contro la politica (il governo Netanyahu) e non contro il popolo d’Israele, parlò di attacco strumentale di troll di estrema destra, scattato da alcuni tweet da parte di un collaboratore del sodale di Donald Trump, Steve Bannon, e che il canale televisivo non aveva verificato a dovere, interessato più che altro a salvare la propria reputazione sul web.
Più controversa è l’immagine del bambino tacciato come “futuro assassino” dal sapore, sostiene l’articolo citato, pregiudiziale.
I riconoscimenti internazionali
Ma ancora nel 2019 a Gianluca Costantini viene assegnato il premio Arte e diritti umani” di Amnesty International. Alla stessa organizzazione in occasione del 60° anniversario della sua fondazione – 2023 – il fumettista dedicherà il libro Human Rights Portraits.
Le illustrazioni del fumettista ravennate sono state impiegate ed esposte nei vari Festival internazionali sui diritti umani incluse nelle edizioni del celebre HRW Human Rights Watch Film Festival di Londra, New York e Toronto.
La mostra e il Festival
Tutto quanto citato è molto di più della produzione di Costantini si potrà leggere e vedere prossimamente alla mostra Cessate il fuoco 2005-2025 – Vent’anni di battaglie per i diritti umani, presso la Sala Ercole di Palazzo d’Accursio di Bologna, promossa dal Comune della città e dal Settore Musei Civici-MAMbo.
La mostra curata da Lorenzo Balbi, offre inoltre le opere del fumettista dedicate alla crisi migratoria nel Mediterraneo, alcune delle quali esposte sulla nave Ocean Viking di SOS Méditerranée; una sezione dedicata ai giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza del 7 ottobre 2023 (progetto realizzato in collaborazione con il Committee to Protect Journalists – CPJ – di New York); l’installazione Manica Lunga formata da 6 immagini – poster dedicata alle vittime civili dei tanti luoghi in guerra nel mondo.
L’illustrazione simbolo dell’esposizione è dedicata a Rahaf Ziad Abu Suweirh, una bambina palestinese vittima di un bombardamento.
L’immagine pubblicata in alto, invece, rappresenta la 23a edizione del Festival Internazionale del Film e Forum sui Diritti Umani (FIFDH), al quale, il prossimo 8 marzo, sarà parteciperà lo stesso Costantin con la suddetta galleria dedicata ai giornalisti vittime del conflitti.
Mostra: Cessate il fuoco 2005 – 2025. Vent’anni di battaglie per i diritti umani;
dove: Sala Ercole – Palazzo d’Accursio – Bologna;
quando: dal 7 al 23 marzo 2025;
nota: a corollario della mostra ci svolgeranno una serie di iniziative il cui calendario è consultabile QUI.
Evento: Festival Internazionale del Film e Forum sui Diritti Umani;
dove: Casa delle Arti del Grütli, Rue du Général-Dufour 16 – Ginevra;
quando: dal 7 al 16 marzo 2025.
Immagine tratta dalla pagina Facebook di Gianluca Costantini