La dolce rivolta civile nel nome di un lutto nazionale mancato

Partiamo dalla manifestazione di un 34enne di oggi: “Un’autentica vergogna dichiarare il lutto nazionale per Berlusconi, quando non fu indetto neanche per le morti di Falcone e Borsellino. I  ventenni di adesso, così come i loro genitori, sono figli di quel berlusconismo diventato fenomeno antropologico il cui modello di riferimento per donne e uomini sono gli/le influenzer…”.

Potremmo continuare a trascrivere il discorso di questo giovane uomo che si sta aprendo il cammino professionale da solo e che si sente solo, come la maggior parte delle partite Iva in cerca di affermazione e giustizia sociale, ma che non rinuncerebbe mai ai propri valori di democrazia, uguaglianza dei diritti civili e di una società fondata sull’accoglienza e il rispetto.

Perché parlarne proprio oggi, a 31 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio e, in particolare, il 19 luglio 2023?  Forse (non vogliamo cadere in generalizzazioni semplificate ed affrettate), perché oggi il ricordo dei nostri eroi, dei nostri beati civili, è più vivo che mai in una parte dell’Italia, paese a metà tra sviluppo sostenibile e involuzione antistorica.
Lo stato di indignazione, fortemente emotivo ma non per questo ben articolato e argomentato al lutto nazionale decretato dal nostro governo (a onor del vero, bandiere a mezz’asta anche da parte del Parlamento europeo), fa da contraltare un desiderio vivo di riscatto sociale, di costruzione e ricostruzione.
L’iconica foto dei magistrati Giovanni Falcone e Borsellino, scattata dal fotografo palermitano Tony Gentile, che si oppone a qualsiasi forma strumentale dell’immagine da parte di qualsivoglia colore politico, ravviva la coscienza sociale e civica di bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani che rappresentano la comunità dei Not in my name.
Ci auguriamo non sia fuori luogo ma “dentro il luogo”; quel luogo della vitalità, del riconoscimento dell’essere e non dell’apparire, del gesto teso verso l’altro, dell’autorealizzazione non a discapito del prossimo.
A poco più di un mese dalla proclamazione del discusso lutto nazionale, vorremmo celebrare l’azione di uomini e donne che, come sintetizzò l’hastag di Wikimafia del 2020: Li avete uccisi ma non vi siete accorti che Erano Semi.
In ricordo del 19 luglio 1992:
Paolo Borsellino;

Agostino Catalano;

Vincenzo Li Muli;

Walter Eddie Cosina;

Emanuela Loi;

Claudio Traina.

 

 

 

 

Immagini: in copertina Paolo Borsellino; nella pagina da sinistra Giovanni Falconi e Paolo Borsellino ritratti da Tony Gentile

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