La Commissione d’Europa richiama la Polonia: a rischio lo stato di diritto

La Commissione d’Europa ha inviato un secondo e ultimo avviso di procedimento d’infrazione contro la Polonia accusata di minare l’indipendenza giudiziaria e lo stato di diritto, come ha comunicato una nota della Commissione del 14 agosto 2018.

Secondo l’Istituzione europea Varsavia, nonostante la lettera del luglio 2018, non ha preso ancora le misure idonee per “fugare le preoccupazioni giuridiche della Commissione”. Le rimane “un mese di tempo” per farlo – prosegue la nota  –  altrimenti “la Commissione potrebbe decidere di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea”.

Una recente legge della Corte Suprema polacca ha ridotto l’età di pensionamento dei giudici del Tribunale da 70 a 65 anni, il che costringe 27 dei 72 giudici in carica della Corte a ritirarsi. Secondo il Governo polacco tale provvedimento renderà i giudici più responsabili verso i cittadini.

Per gli oppositori (la legge ha suscitato molte proteste anche di piazza) e un ulteriore passo verso lo scardinamento del sistema democratico. Esattamente come sostiene la Commissione d’Europa.

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