I cento anni della Triennale di Milano
Presentato il fitto programma di eventi per i 100 anni della Triennale di Milano che scandiranno i prossimi 2 anni. Fra questi l’apertura al pubblico degli archivi dell’istituzione culturale
Presentato il fitto programma di eventi per i 100 anni della Triennale di Milano che scandiranno i prossimi 2 anni. Fra questi l’apertura al pubblico degli archivi dell’istituzione culturale
Where is the South? La risposta arriva da Venezia, sintesi artistica del workshop svoltasi nella città lagunare al quale hanno partecipato giovani con lo status di rifugiati o richiedenti asilo in Italia tra i 18 e 30 anni e che si fa mostra all’interno dell’esposizione d’arte contemporanea Rothko in Lampedusa alla Biennale di Venezia. Un workshop, parte di in programma educativo itinerante che sollecita una nuova generazione di creativi. Il contributo della Triennale di Milano
19 opere d’arte in formato gigante, disseminate nel deserto della California del sud per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della cura all’ambiente. Si tratta della 2° edizione della biennale ‘Desert X’ alla quale risponde Milano con la mostra ‘Broken Nature’ della XXII Triennale con 22 partecipazioni internazionali che propongono soluzioni per ricreare un sano rapporto tra l’uomo e gli ecosistemi naturali e sociali
A Milano dal 2 al 7 maggio 2017 si svolge Il Festival dei diritti umani, giunto alla sua seconda edizione. Tema del festival, la libertà d’espressione. 19 documentari, proiezione di 5 film in anteprima. 70 ospiti di 40 paesi e la partecipazione attiva di 2500 studenti.
Milano per 6 giorni capitale dei diritti umani, con la prima edizione del Festival dei Diritti Umani che, si tiene alla Triennale fino all’8 maggio 2016, organizzato dall’Associazione Reset-diritti umani Rivolto soprattutto agli studenti, si pone lo scopo di capire per superare le paure e gli stereotipi e allo stesso tempo per aprirsi al mondo. Anteprime di film, documentari in prima visione, dibattiti, tavole rotonde, testimonianze dirette. E c’è anche un premio