Taggato: spose bambine

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Le spose bambine nel mondo

Il nuovo rapporto dell’Unicef riferisce di 640 milioni – 12 milioni ogni anno – di ragazze date in moglie durante l’infanzia. Le crisi in corso – conflitti bellici, shock climatici e conseguenze del Covid 19 – spingono verso la pratica, considerata dalle famiglie un “rifugio” sicuro

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Il bando è stato revocato. Ma a che prezzo?

È una notizia che le donne iraniane potranno rientrare negli stadi – ma soltanto per assistere alle partite di calcio internazionali – dopo il bando entrato il vigore nel 1979 con la rivoluzione teocratica dell’imam e poi ayatollah Khomeyni (1902-1989)? Soprattutto ci chiediamo è una notizia dopo la morte della tifosa Seher Khodayari?

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WeWorld Festival. Non una di meno

Il 23, 24 e 25 novembre 2018, si svolge presso l’UniCredit Pavilion di Milano, la 9° edizione del WeWorld Festival. I talk, le tavole rotonde, i film, le performance e le mostre, che si terranno in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ruoteranno intorno a empowerment femminile, difesa delle donne e diritti e degli stereotipi ancora legati alla figura femminile.

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Educazione vs. violenza. Allarme in Africa

In Italia, migliaia di studenti di accingono agli esami di secondaria di primo e terzo grado, mentre parallelamente, in altri continenti, l’istruzione per la seconda metà del cielo è ancora un diritto da conquistare. In occasione della Giornata del bambino africano (16 giugno 2017) HRW (Human Right Watch), Associazione internazionale sui diritti umani, ha lanciato un appello per la fine dell’esclusione dalle scuole per le ragazze sposate e incinta in tutto il continente. Ma esiste un secondo livello di violenza, poco enfatizzato dai media: la violenza degli uomini contro altri uomini

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I Rohingya. Un genocidio oltre il Mediterraneo

L’Onu denuncia che l’etnia Rohingya di religione islamica è una delle minoranze più perseguitate al mondo. Scappano dalla Birmania, di cui sono originari, che dal 1962 li ha privati della cittadinanza. Improvvisamente apolidi, da decenni discriminati per religione e razzismo, dal 2012 vivono reclusi nei campi profughi, sono sottoposti a violenze di ogni tipo. Alla immigrazione maschile si è affiancata quella femminile, per le quali il matrimonio combinato dai genitori durante la loro infanzia, diventa una salvezza. Dal 2015 sono respinti dai paesi vicini, per sovraffollamento di profughi