WeWorld Festival. Non una di meno
Nel Mondo 650 milioni di bambine sono state costrette a sposarsi prima di aver compiuto 18 anni.
Il 23, 24 e 25 novembre 2018, si svolge presso l’UniCredit Pavilion di piazza Gae Aulenti di Milano, la 9° edizione del WeWorld Festival.
I talk, le tavole rotonde, i film, le performance e le mostre, che si terranno in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ruoteranno intorno a empowerment femminile, difesa delle donne e diritti e degli stereotipi ancora legati alla figura femminile.
Si parte con l’empowerment femminile, condizione imprescindibile, secondo l’ultimo WeWorld Index 2018, per la creazione di una società più giusta ed equa. L’empowerment femminile è uno dei principali obiettivi primari all’interno dei progetti Spazio Donna Italia.
Nati nei quartieri più difficili di Roma, Napoli e Palermo i centri Spazio Donna accolgono, tutti i giorni, donne di ogni età per offrire loro un luogo in cui parlare, discutere, confrontarsi e trovare, là dove necessario, aiuto.
Si a fianco delle donne nei progetti non solo in Italia ma in tutto mondo; dal Brasile in cui il femminicidio è ormai emergenza nazionale, come emerso dai dati IPEA (2017) nel 2015 le donne uccise dal proprio compagno sono state 4.621, al Nepal dove nascere donna ancora oggi rappresenta uno svantaggio: il 37% delle bambine nepalesi è data in sposa prima dei 18 anni, facendo crollare al 38% il tasso di alfabetizzazione delle donne di tutto il Paese.
Un focus particolare sarà infine dedicato ai diritti e agli stereotipi ancora legati alla figura femminile. Come emerso dall’ ultima ricerca condotta nel 2017 con Ipsos, sono ancora forti gli stereotipi contro le donne, spesso sostenuti dalle donne stesse. Per il 16% degli italiani infatti la violenza contro le donne nasce sempre da una provocazione della donna stessa e per il 17% degli intervistati l’istruzione universitaria è ritenuta più importante nella vita di un uomo che di una donna.
Le stessa sale della manifestazioni sono intitolate a donne che hanno avuto un forte impatto sociale nel proprio settore: Sala Franca Rame, Sala Frida Khalo, Sala Margherita Hack.
Sono oltre 6 milioni le donne che in Italia subiscono violenza, molte di queste sono madri. Nella metà dei casi di violenza domestica i bambini vedono picchiare la propria madre e il passo dall’essere spettatore a diventare vittima è molto sottile. Prendiamo ad esempio una città italiana: Reggio Emilia. 400 casi di violenza domestica l’anno.
WeWorld opera tutti i giorni in Italia e nel Sud del Mondo per garantire e difendere i diritti dei bambini e delle donne con istruzione, salute e protezione da violenze e abusi.
I femminicidi a cui assistiamo inermi costituiscono un’autentica macchia umana sociale; al netto di disagi psichici, perché nel Terzo Millennio una parte del genere maschile nella loro più profonda instabile debolezza non è in grado di controllare la propria rabbia folle e la riversa nella donna? Perché non è in grado di accettare la separazione? Quanto ancora dobbiamo lottare a livello culturale per il rispetto e il dialogo?
Uomini che amate le donne, stiate accanto a loro per un mutamento delle pieghe più nascoste della società.