Taggato: moda

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Rinascita. La moda equa e solidale

Festival Rivestiti 2020, alla Fiera di Bologna e trasmesso in streaming. Dedicato alla moda sostenibile sui criteri dell’economia equa e solidale riunisce 50 espositori, 60 incontri, 30 speakers, interviste esclusive, video originali e sfilate, fra le quali l’inno dalla vita di Victor Abbey-hart per Vicini d’Istanti, atelier di moda migrante di Bologna, componente del gruppo di artisti della mostra Where is sud? presente alla Biennale di Arte Contemporanea di Venezia 2019

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Di meno ma meglio. La moda si dà una seconda chance

Dalla prima capsule collection secondo i canoni dell’economia circolare di un noto marchio low cost, realizzata con la collaborazione di una cooperativa sociale, all’italiano upcycling sartoriale. La moda è sempre più sostenibile, per salvare creatività e ambiente, come invoca anche Giorgio Armani

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Coloriage. La prima Accademia di moda solidale e gratuita in Italia

Coloriage, atelier che forma inoccupati, migranti e richiedenti asilo insegnando loro l’arte della sartoria, punta ad essere la prima Accademia di moda gratuita e solidale d’Italia. Per realizzare tale progetto, selezionato e promosso dalla Banca Etica, dal 19 dicembre 2019 al 30 gennaio 2020 si può partecipare al crowdfunding che renderà il donatore co-fondatore della scuola

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Dress experience. La fenomonelogia dell’essere o dell’avere?

Indossare o possedere ? Avere per sempre o fare esperienze brevi? In-vestire per un tempo indeterminato o per un tempo determinato? Mentre si consolida la fenomenologia del rent tout court, resterebbe un ulteriore questione da sviscerare inerente la moda a noleggio. E’ davvero cosi importante fingere di avere? E’ forse terapeutico apparire chi non si è, bipolare eco dei tempi

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Global change award 2019. I vestiti che crescono con i bambini

Crescita esponenziale di partecipanti al Global Change Award che ha premiato 5 idee innovative e sostenibili nel settore dell’abbigliamento, fra una rosa di oltre 6mila candidature provenienti da 182 Paesi del mondo. La riduzione dei consumi dei beni voluttuari, afferma l’ideatore del Premio, provocherebbe una catastrofe socioeconomica. Ma si può garantire la crescita rispettando l’ambiente attraverso l’innovazione