L’inseminazione artificiale tenta di salvare il leone asiatico dall’estinzione
Allo zoo di Praga (Repubblica Ceca) una leonessa indiana è stata sottoposta all’inseminazione artificiale, nel tentativo di contrastate l’estinzione della specie. Lo riferisce l’agenzia Efe.
Dopo essere stata anestetizzata da un team di specialisti cechi e tedeschi, Ginni, esemplare di 6 anni è stata inseminata con lo sperma del leone maschio di nome Jamvan.
Thomas B Hildebrandt, responsabile del Dipartimento della Gestione della Riproduzione dell’Istituto Leibniz (IZW) per la ricerca della fauna selvatica di Berlino, dopo l’intervento durato circa un’ora, ha dichiarato che si tratta della prima inseminazione artificiale a cui è stata sottoposta una leonessa indiana. Sulla base della sua esperienza di pratiche analoghe realizzate su elefanti e rinoceronti, per il professor Hildebrandt Ginni ha tra il 60% e il 70% di probabilità di avere una “felice gravidanza”, nonostante le sia stato riscontrato un piccolo tumore nell’utero, che le ha impedito di procreare naturalmente, nonostante i tanti incontri romantici con Sohan, un leone proveniente dallo zoo Ostrava a est del Paese
Come ha rimarcato il team, la leonessa non è stata sottoposta all’abituale trattamento ormonale per stimolare l’ovulazione, considerata dannosa per la salute di questo tipo di animali.
Ora bisognerà attendere circa 60 giorni per vedere se Ginni presenterà dei cambiamenti sia nel corpo sia nel comportamento; 110 per assistere all’eventuale nascita di un cucciolo.
Il leone asiatico (Panthera leo persica) è considerato una sottospecie distinta da quelle africane, pur essendo di uguali dimensioni. Un tempo presente anche nel Mediterraneo, dalla Grecia fino all’India meridionale (com’è testimoniato fin dall’antichità dagli autori classici), oggi sopravvive unicamente nella Foresta di Gir, nello Stato di Gujarat, a nord -ovest dell’India. L’ultimo censimento realizzato dal governo ha registrato la presenza di circa 600 esemplari. Mentre sono oltre un centinaio i leoni asiatici che vivono in cattività in Europa, quasi tutti discendenti degli 11 animali portati nel vecchio continente negli ultimi anni 90.
La sopravvivenza della specie è seriamente a rischio. Oltre ad essere stato un ambito trofeo di caccia, con il tempo ha visto ridursi il proprio habitat naturale per l’incremento della popolazione umana che ha trasformato molte delle praterie in terreni agricoli. Ancora oggi gli agricoltori che vivono ai confini della Foresta di Gir, per proteggere il raccolto o il bestiame di allevamento, fanno ricorso anche se illegalmente a recinzione elettrificate.
Gli scienziati, dopo anni di ricerche, confidano nelle tecniche di fecondazione artificiale per cercare di salvare le specie di fauna selvatica in via di estinzione.
Fotografie dall’alto: 1) La leonessa Ginni e il leone Jamvan nello zoo di Praga – photo by Petr Hamerník; 2) Il professor Thomas B Hildebrandt durante l’inseminazione; 3) Thomas B Hildebrandt