Midjourney. Intelligenza artificiale per soluzioni sociali e creative
L’architetto indiano Shail Patel, attraverso il sistema d’ intelligenza artificiale Midjourney ha concepito un modulo di cabine per fornire riparo ai senzatetto. Due gli scopi di Patel; fornire soluzioni a un grande problema sociale e dimostrare i meriti dell’intelligenza artificiale, se impiegata per finalità sociali.
Ogni cabina, per il momento solo un progetto, è dotata di un letto, di un sistema di ventilazione e riscaldamento attraverso i pannelli solari che alimentano anche gli elementi e l’illuminazione interna ed esterna, oltre che di un dispositivo antintrusione attraverso telecamere termiche e di sorveglianza e infine, un sistema di raccolta d’acqua piovana; mentre una scheda elettronica ne consente l’accesso e l’uscita.
La forma arrotondata di ogni cabina corrisponde a un maggiore comfort acustico, perché l’architetto immagina il dormitorio installato nel centro delle città. La mancanza di spigoli o angoli acuiti, infatti, frena il rimbalzo delle onde sonore, creando all’interno un ambiente consono per dormire.
Patel non intende per ora commercializzare il progetto, elaborato da un algoritmo, non dall’uomo, insiste proprio per dimostrare l’utilità dell’intelligenza artificiale. Riguardo al sistema impiegato, Midjourney per l’architetto rappresenta uno strumento che permette di “esplorare idee che vengono alla mente ma che non si riesce a visualizzare”: è quindi “una svolta per tutti non solo per gli architetti”. La conferma di queste parole la troviamo in Italia.
Midjourney. L’esperienza italiana
Midjourney è un programma di intelligenza artificiale che crea immagini in base a descrizioni testuali (text to image). Sperimentato dalla rivista britannica The Economist nell’ giugno 2022 per creare la copertina di un suo numero. Si è spinto oltre il Corriere della Sera, dopo pochi mesi, pubblicando il fumetto Il destino dell’errante di Vanni Santoni, realizzato con il suddetto software.
Lo scrittore, descrivendo sul sito indiscrto.org l’esperienza della composizione, ha specificato i limiti e i pregi del programma. È facile ottenere uno stile ben definito ma è “difficile” far realizzare con Midjourney “immagini consequenziali e a farle rappresentare interazioni dinamiche tra più personaggi” se si considerano “logiche da sceneggiatore umano” ha scritto Santoni. Si sviluppa, invece il controllo sapendo “che cosa dire e cosa aspettarsi”; insomma sapendo “guidare l’intelligenza artificiale”. Probabilmente bisogna imparare a dialogare con la macchina con un linguaggio specifico.
Santoni, al parti dell’architetto indiano ha voluto dimostrare il potenziale di questa tecnologia. Come ogni tecnologia va valuta e utilizzata secondo criteri che rispettino l’etica delle persone e del lavoro.
Avviso per gli eventuali ‘esploratori’: Midjourney (programma sviluppato dalla start-up omonima), così come il suo rivale, il programma DALL appartiene a OpenAI, non gratuito, ma ha un costo accessible.