Scuderie di Palazzo Leopardi. La cultura contro le macerie

La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico (Zibaldone di G. Leopardi.)

Scuderie LeopardiPer celebrare la nascita di Giacomo Leopardi avvenuta il 29 giugno 1798, i suoi discendenti annunciano per il 16 luglio 2017 l’apertura al pubblico, per la prima volta, delle antiche Scuderie di Palazzo Leopardi a Recanati. Sono i locali dove visse Teresa Fattorini che ispirò al poeta il celebre canto A Silvia.

Olimpia Leopardi nel presentare l’iniziativa ha messo l’accento sulla necessità di rivolgersi alla cultura per la ripresa del territorio marchigiano, colpito dal terremoto del 2016-17.  “Il restauro di uno degli edifici maggiormente legati alla poetica leopardiana e all’emotività di Giacomo, in un momento di tale fragilità per le Marche” ha dichiarato “è la nostra scommessa sul potere della cultura.  Abbiamo voluto dare un segnale di rinascita perché crediamo che la cultura non debba rimanere sotto le macerie. Lo abbiamo fatto con le nostre forze, ma anche grazie al prezioso contributo di tutti gli amici che hanno deciso di credere in questo progetto”.

Per il restauro delle Scuderie, insieme alla messa in sicurezza del palazzo e al ripristino dei suoi colori originali, infatti, tecnici e operai hanno prestato “generosamente la loro opera” che terminerà il 15 luglio 2017 quando verrà celebrata la fine dei lavori. I nuovi locali saranno aperti al pubblico, dal giorno successivo, abbinati alla Biblioteca e alla Mostra costituiranno il percorso culturale, al quale si potrà accedere gratuitamente per i 2 mesi a venire.

La gratuità è manifestazione della volontà della famiglia Leopardi e dell’opera di volontariato dei dipendenti di Casa Leopardi.

Ma non finisce qui. La “Casa di Silvia” come sono denominati di locali restaurati saranno deputati a essere punto di raccolta fondi per il progetto FAI della ricostruzione dell’Oratorio della Madonna del Sole a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto (AP) che ha riportato seri danni dal terremoto del 24 agosto 2017.

Olimpia LeopardiUna condivisione con il FAI, come rileva Olimpia Leopardi (nella foto a lato)  della consapevolezza che “la dignità e forza morale di una comunità passano attraverso la sua cultura e la sua storia” rifacendosi ai valori dello stesso Giacomo Leopardi il quale “nel sentimento della solidarietà intravvedeva la grandezza degli esseri umani”.

Palazzo Leopardi venne fatto costruire a Recanati da Monaldo, padre di Giacomo, nel 1796. Giacomo Leopardi vi nacque, compi i suoi studi nella famosa biblioteca paterna e vi visse ininterrottamente fino alla sua giovinezza. Tersa Fattorini, che tante speranze aveva suscitato in Giacomo, era la figlia del cocchiere della famiglia; morì a 21 anni vittima della tubercolosi nel 1818. La morte della ragazza colpì profondamente Giacomo alla quale, dopo vari anni dedico la poesia “A Silvia”.

L’opera di promozione culturale della discente di Leopardi permise nel 2014 a Mario Martone, regista e autore del  Il giovane favoloso di usufruire degli spazi del Palazzo e di ricevere un notevole contributo per ricostruzione biografica della vita dell’artista.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.