Picasso all’asta digitale. Uno per tutti, tutti per uno
Dal 28 aprile 2018 il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MAMCO) di Ginevra ha esposto il quadro di Pablo Picasso, di proprietà (probabilmente caso unico) di 25mila persone. L’acquisto del quadro, infatti, è avvenuto attraverso il crowdfunding lanciato dalla piattaforma svizzera di vendita online QoQa.
Su QoQa si può trovare di tutto, dunque, anche questo capolavoro intitolato Il busto del moschettiere (nella foto a lato) dipinto dal pittore di Malaga nel 1968, formato 58×28,5 messo in vendita per 2 milioni di franchi svizzeri (equivalenti a circa 1,7 milioni di euro), suddivisi in azioni di 50 franchi ciascuna (42 euro). Con 25mila azioni (ma alcune persone hanno comprato più di una quota) in 48 ore dal lancio dell’offerta, è stata raggiunta la cifra necessaria. La piattaforma prima di mettere il quadro in vendita aveva fatto autenticare il quadro da esperti e pur rifiutandosi di rivelare il prezzo pagato che all’ ormai ex proprietario europeo, ha posto l’accento come la sua iniziativa sia una forma di democratizzazione dell’arte, una forma di liberazione della stessa solitamente costretta “in un mondo chiuso e buio”. Interessante sarà seguire la gestione e il percorso di questo quadro in “multi-proprietà”. Nel frattempo sul sito della piattaforma è stato scritto che “ogni grande decisione del tipo: in quale museo lo esporremo? Come impiegare il plus-valore? Lo vogliamo rivendere, etc.? sarà messa ai voti”.
Comprare un quadro di questo valore rappresenta un investimento con tutte le conseguenze che tale pratica comporta; trattandosi, poi, di una proprietà di tale prestigio le decisioni da prendere saranno molte. Probabilmente il quadro, con il tempo, potrebbe aumentare di valore, istituzioni culturali o musei potranno chiederlo in prestito e così via. Quindi la proprietà collettiva, alla quale, in ogni circostanza spetterà l’ultima parola, avrà il suo da fare per organizzarsi. Tempo che per compiere la prima mossa non gli manca: Il busto del moschettiere, infatti, rimarrà esposto al MAMCO fino a ottobre. Ma per allora dovrà essere raggiunta la compattezza decisionale per la sua prossima destinazione.
Per molti esperti, difficoltà a parte, la proprietà democraticamente partecipativa sarà una delle strade future dell’arte. E, quindi, come inaugurare al meglio questa nuova procedura se non con il ritratto di uno dei detentori del celebre motto “uno per tutti, tutti per uno”?!
Ottimo per far pagare agli investitori le spese di gestione ..