Libri e Biblioteche come opere d’arte

Un giorno qualcuno bussò alla mia porta e io andai ad aprire. Era la “fortuna” quella che mi voleva far conoscere come e perché la cultura può entrare nella mia vita anche in punta di piedi e per gradi.

Gran parte del sapere e della nostra conoscenza è giunta a noi grazie alle scritture, ai libri che ci hanno aperto le menti e fatto incontrare la cultura, o meglio le culture di tutto il mondo. Quanto sia stata un’opera meritoria lo veniamo a sapere giorno dopo giorno, grazie alle letture, ma anche alle persone che ci descrivono il passato, il presente e anche il futuro perché senza dubbio ogni futuro nasce dall’incontro con il nostro passato.

Così incontrare e ascoltare il giornalista Marco Carminati, curatore della rassegna Libri e Biblioteche come opere d’arte nella XII edizione de La Storia in Piazza di Palazzo Ducale, in occasione di Genova Capitale Italiana del Libro è stato viaggiare lontano, lontano nei secoli e scoprire quanto il mondo sia meraviglioso.

Il nostro viaggio è così cominciato con il conoscere la biblioteca di Celso a Efeso in Anatolia, in provincia di Smirne. Realizzata nel periodo traianeo  da Gaio Giulio Aquila proconsole, in onore del padre Tiberio Celso Polemeano,  è anche monumento sepolcrale  (Celso è sepolto in un sarcofago, sotto l’edificio )terminato nel 135 d. C.

A testimonianza del sapere in senso lato che ha ispirato la costruzione dell’edificio: le statue presenti nelle quattro nicchie della facciata, in memoria delle virtù di Celso: sophìa, areté, èunoia ed epistème (saggezza, virtù, benevolenza e sapienza. L’edificio intendeva raccogliere 12.000 rotoli (papiri).

Altro tesoro bibliotecario a Niniveoggi Mosul in Iraq- conosciuto come Biblioteca di Assurbanipal in quanto costruita per volontà del re assiro Assurbanipal (668-626 a.C.), considerata la prima biblioteca della storia, dove sono state  ritrovate tavolette in terracotta che rappresentano i primi formati editoriali. Si pensa contenesse circa 30.000 testi.

A Roma dietro la colonna Traiana vi erano due piccoli edifici e la colonna centrale con sculture a spirale rappresentava il rotolo, in quanto libro.

Nella villa dei papiri (nell’antica Ercolano) e nelle terme vi erano le sale di lettura.  L’architetto e storico Vitruvio diceva che ogni città dovrebbe avere una biblioteca. Gli ostrogoti nel 546 nel distruggere le città intendevano così cancellare la loro cultura. S. Benedetto da Norcia proprio per custodire e conservare il sapere, considerava la scrittura era una delle attività principali dei monaci benedettini. La fondazione dell’abbazia di Montecassino e la Regola da lui scritta stabilirono le basi per lo sviluppo di un centro culturale e spirituale che includeva anche una biblioteca.

Il nostro viaggio “continua” con la biblioteca Malatestiana di Cesena che racchiude all’interno  una cultura enorme. Costruita nel secolo XV  è stata inserita nel 2005 dall’UNESCO nel registro della Memoria del Mondo per il suo indicibile valore storico-culturale e per l’eccezionale conservazione sia degli spazi architettonici sia degli arredi originali, che comprendono i banchi lignei ai quali sono ancorati i codici manoscritti.  Inoltre vanta una collezione di 610.000 immagini corrispondenti alla digitalizzazione di 1655 manoscritti.

Fu Domenico Novello Malatesta a promuoverne il progetto della biblioteca, all’interno di un convento francescano, intorno alla metà del ‘400. Si tratta del primo esempio di biblioteca civica.

Arriviamo così alla Biblioteca Bodleiana  dell’Università Oxford n la cui formazione tonda è davvero unica nel suo genere, tra le prime biblioteche aperte al pubblico.

A Roma Sisto V decide di costruire nelle ali di un grande salone ( il salone Sistino) che diventa sede della biblioteca vaticana, magnificenza della cultura. Il cardinale Federico Borromeo fonda nel 1607 la Biblioteca Ambrosiana, il cui libero accesso era garantito a chiunque sapesse leggere e scrivere, e farà da battistrada per il moltiplicarsi di queste cattedrali del sapere.  Francesco Piccolomini, nipote di Pio II, chiama il Pinturicchio  che diventa l’artefice dei dipinti che decorano le pareti, come anche Raffaello, su ordine di Giulio II della Rovere dipinge i muri chiamate poi “Le stanze di Raffaello” e racchiude in esse le 4 materie principali della cultura a partire dalla filosofia.

La splendida biblioteca della repubblica di S. Marco a Venezia custodisce nella sala dipinta dal Tiziano migliaia di testi. Filippo II d’Asburgo fece mettere i libri dalla parte del taglio, gesto che rappresenta la definizione “il sapere è oro”.

Paese dalle moltissime biblioteche, il Portogallo, tra cui la biblioteca Joanina che presenta all’interno delle pareti, librerie di legno, chiamato Brasil.

A Vienna, la biblioteca nazionale austriaca con il soffitto dipinto che omaggia la gloria degli Asburgo, la più grande biblioteca barocca d’Europa, oltre 200.000 libri storici.

Nella città di Parma troviamo un gioiello librario: la Biblioteca Palatina, biblioteca storica che ha introdotto un sistema innovativo per la catalogazione e la scelta dei libri. Fondata nel 1761, è una delle biblioteche più prestigiose d’Italia. Uno degli aspetti innovativi di questa biblioteca fu l’introduzione, nel XIX secolo, di un sistema di schede per la catalogazione dei libri. Questo sistema permise agli utenti di consultare una serie di schede che descrivevano i libri disponibili, facilitando così la scelta del libro da leggere.

Il viaggio sta per finire ma non prima di ricordare il mio di viaggio, quando entrando nell’abbazia di Praglia, alcuni anni fa rimasi affascinata dalla biblioteca, da quel profumo di legno, da quelle pareti colme di libri, da quella voglia di toccare o anche solo sfiorare quei tomi preziosi! E in quello splendido eremo sotto i colli Euganei esistono ancora oggi i frati che restaurano ogni tipo libro, ed è un’eccellenza tutta italiana.

Non dimentichiamolo mai, la cultura è perenne, vive e vivrà per sempre e solo quando non si potrà più leggere, vorrà dire che l’uomo vivrà nel silenzio assoluto e forse solo allora sarà la fine del mondo.

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Una risposta

  1. Tina ha detto:

    Bravissima. Qualunque argomento, e tanti dei tuoi ne ho letti, riesce a coinvolgere il lettore e a fargli desiderare di sperimentare. Se andrò a Parma visiterò la biblioteca Palatina.

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