Roma 1849: Stefano Lecchi. On line il primo reportage di guerra

Il primo reportage di guerra finora conosciuto risale al 1849. L’autore è il pittore-fotografo lombardo Stefano Lecchi che immortalò le vicende della Repubblica Romana. Le sue immagini degli scontri tra i francesi di Napoleone III, scesi in aiuto alle forze papaline contro i sostenitori della Repubblica, ed i garibaldini e i volontari confluiti a Roma da ogni parte d’Italia, sono considerate le prime fotografie in assoluto di un fatto bellico. Il fotografo lombardo, dunque, prende di diritto lo scettro all’inglese Roger Fenton, erroneamente considerato finora il primo ad aver immortalato la guerra nel 1855 in Crimea.

Lecchi ha immortalato la fine dell’avvenimento storico usando il procedimento della carta salata (calotipia o talbotipia dal nome del suo inventore l’inglese W.N. Fox Talbot), un processo di stampa fotografica ai sali d’argento che permette sia la riproduzione dello scatto originario in varie copie, sia le riproduzioni positive da un negativo di carta.

Le immagini rimandano a una delle pagine più importanti del Risorgimento che vide impegnati i suoi protagonisti più celebri: Giuseppe Mazzini, membro del triumvirato a capo della Repubblica, Giuseppe Garibaldi, comandante delle sue truppe oltre ai volontari, (fra loro Goffredo Mameli, l’autore dell’inno Fratelli d’Italia, che combattendo a Roma perse la vita) che insieme alla cittadinanza tutta seppero resistere per mesi contro l’esercito francese comandato dal generale Oudinot che vinse con fatica e con l’inganno.

La Repubblica di Roma fu un’esperienza breve, durò dal 9 febbraio al 3 luglio 1849, ma riuscì a elaborare e approvare un’avanzata Costituzione che nella sua configurazione basica anticipò di un secolo la Costituzione italiana del 1948.

Dopo l’esperienza romana, Giuseppe Mazzini tornò all’esilio, Garibaldi partì per Venezia in soccorso dei repubblicani sotto l’assedio degli austriaci e lungo il viaggio morirono la moglie Anita, in attesa di un figlio, i patrioti Ugo Bassi e il romano  Angelo Brunetti, più noto con il soprannome di Ciceruacchio.

Le fotografie di Lecchi, ora riunite dalla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e dal Getty Research Institute di Los Angeles, sono visibili on line grazie alla mostra digitale, Roma 1849: Stefano Lecchi. Il primo reportage di guerra, a cura di Maria Pia Critelli e Ilaria Poggi, allestita sulla piattaforma Movio e presentata a Roma nel dicembre scorso.

L’esposizione on line oltre  alle immagini di Lecchi – con relative informazioni tecniche e storiche – contiene la produzione derivata dalle fotografie dell’artista lombardo, usate come base per le illustrazioni di vasta tiratura già a partire dal 1849, e specifiche sezioni riservate alle opere di pittori soldati e di altri artisti contemporanei alla Repubblica romana.

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