Israele. Inaugurata la più grande fabbrica di vino di epoca bizantina

Migliaia di frammenti di giare, grandi torchi e vasti magazzini: si tratta del “più grande” sito di produzione di vino di epoca bizantina (IV – XV secolo) nel sud di Israele, a Yavne, inaugurato dalle autorità delle Antichità di Israele, l’11 ottobre 2021, dopo 2 anni di lavori di scavo.

Secondo gli archeologi il sito più che una bucolica estensione di vigne, mostra una vera e propria fabbrica vinicola, con una produzione annua, stimata, in 2 milioni di litri, pressati con i piedi.

Cinque le vasche per la pigiatura di 225 metri quadrati, 2 grandi tini ottagonali per il mostro e 4 forni per la “cottura” dell’argilla per realizzare le famose “giare di Gaza” che si contraddistinguono per la particola forma allungate dove veniva conservato il vino per l’invecchiamento.

E se la “fabbrica risale” a 1500 anni fa, nello stesso sito sono state rinvenute presse vinicole ancora più antiche, databili a 2300 anni fa a dimostrazione che il luogo godeva già nell’epoca bizantina di una tradizione quasi millenaria di produzione vinicola.

“Siamo rimasti sorpresi di aver scoperto un’azienda tanto ricercata, capace di produrre vino in quantità industriali” hanno scritto in un comunicato congiunto gli archeologi Elie Hadad, Liat Nadav-Ziv e Jon Selingman, direttori della squadra di archeologici.

La città di Yavne – nata lungo la Striscia di Gaza – che già vive una fase di grande sviluppo e fermento, si arricchirà ora di questo sito di grande importanza che diverrà, hanno assicurato le autorità, un parco archeologico aperto al pubblico che la renderà famosa nel mondo.

 

Immagini: Yavne, sud d’Israele, sito archeologico di una fabbrica di vino di epoca bizantina inaugurato l’11 ottobre 2021

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