Archeologia preistorica. Il dente da latte del bambino di 48mila anni fa

Un dente da latte, un canino superiore destro appartenente a un bambino (o bambina) dagli 11 ai 12 anni, vissuto tra i 48 e i 45mila anni fa, ritrovato nel sito Riparo del Broion sui Colli Berici, in Veneto, rappresenta a oggi, il resto neanderhtaliano più recente dell’Italia settentrionale e fra i più tardi di tutta la penisola.

Lo apprendiamo dalla ricerca interdisciplinare – intitolata A late Neanderthal tooth from northeastern Italy – pubblicata sul Journal of Human e condotta dalle Università di Bologna e Ferrara con i professori – rispettivamente – Stefano Benazzi e Marco Peresani.

Eseguite l’analisi morfologica compiuta attraverso la tecnologia ad alta definizione, la tafonomia* e le analisi radiometriche*, i ricercatori sono riusciti a datare il fossile. Le analisi genetiche, invece, hanno rivelato che il piccolo detentore del dente era, da parte materna, strettamente imparentato con i Neanderthal vissuti in Belgio: una conclusione, secondo lo studio, che eleva il sito di Riparo del Broiona uno dei luoghi chiave per comprendere la progressiva scomparsa dei Neanderthal a livello europeo”. “Questo piccolo dente è fondamentale” ha spiegato Stefano Benazzi, a unibo.it – anche perché oggi sappiamo che, quando il bambino o la bambina neanderthaliana l’ha perso, a mille chilometri di distanza dal Veneto, in Bulgaria, erano già presenti comunità di Homo sapiens”.

Le ricerche sul sito del Riparo del Broion sono state avviate nel 1998. Lo studio dei reperti recuperati, uniti ora al dente da latte, accerta segni di caccia e macellazione di grandi prede avvenute nel sito, quindi frequentato in forma continua. “La produzione in questo sito di strumenti, soprattutto in selce, mostra una grande capacità di adattamento e lo sfruttamento sistematico e specializzato delle materie prime disponibili” ha specificato Marco Peresani.

Lo studio A late Neandethal tooth from northeastern Italy è nato nell’ambito del vasto progetto internazionale di archeologica preistorica ERC SUCCESS indirizzato alla conoscenza dei cambiamenti bio-culturali verificatesi durante la transizione tra l’uomo di Neanderthal e l’uomo sapiens e per comprendere quando la nostra specie abbia raggiunto l’Europa meridionale, i processi che gli hanno permesso di adattarsi e le cause che hanno determinato l’estinzione dei Neanderthal. Oltre alle università di Bologna e Ferrara partecipano il DANTE Laboratory dell’Università la Sapienza e il Bioarchaeology Service del Museo delle Civiltà di Roma, Dipartimenti di Evoluzione Umana e di Genetica del Max Planck Institute (Germania), con l’Oxford Radiocarbon Accelerator Unit (Regno Unito).

 

* tafonomìa s. f. [comp. del gr. τάϕος «sepoltura» e -nomia]. – In biologia, lo studio dei processi di trasformazione della materia organica in seguito alla morte degli organismi, inclusi quelli che conducono alla formazione dei fossili cfr. fossilizzazione); *radiometrica, analisi – metodo analitico che si basa sulla rivelazione delle radiazioni emesse da elementi radioattivi. In archeologia e paleontologia, la prova radiometrica è un metodo di datazione, basato sulla determinazione del rapporto tra uranio e piombo presenti, che consente di determinare per rocce e minerali l’età radiometrica. (da treccani.it)

 

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