Inner Journey. La prima carrozza metro dedicata alla meditazione e al relax

La prima carrozza – metro al mondo, dedicata alla meditazione e al relax, è stata inaugurata a Londra il 10 ottobre 2021, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Il mindfulness train per il defaticamento emotivo dopo una giornata di lavoro in presenza (quando si era abituati allo smart working) è parte del programma Inner Journey (Viaggio Interiore), ideato e offerto dall’associazione benefica Youmaity, in partnership con DLR (Docklands Light Railway, una delle linee dei trasporti pubblici di Londra) e Brain Recharge – App: insieme che mirano a trasformare i treni in aree relax e creare nelle stazioni spazi appositi per lo stesso uso.

In totale saranno 12 le carrozze pubbliche anti-stress grazie alle ambientazioni e suoni ispirati dalla natura, dove i pendolari potranno scaricare l’app e accedere gratuitamente ai programmi di meditazione che gli permetteranno durante il viaggio di andata o  ritorno a casa di liberarsi dalle eventuali tensioni.

Oltre ai tremi il programma prevede spazi relax nelle 3 principali stazioni della metro londinese: Canary Wharf, Tower Gateway e Woolwich Arsenal.

“Con il progetto Inner Journey cerchiamo di offrire la giusta dimensione per un momento di tregua dal frenetico ritmo quotidiano. Uno spazio, pubblico, dove potersi sentire riconnessi e accolti” spiega Alessia Affinita, membro dell’ente benefico  . Un modo per avere cura della salute mentale; dopo l’esperienza del Covid 19 e i mutanti conseguenti, soprattutto per i pendolari il ritorno in ufficio potrebbe essere, per molti, difficile.

Youmanity registrata nel Regno Unito ma presieduta dall’italiano Angelo Iudice, promuove l’uguaglianza e l’inclusione sociale attraverso progetti culturali e sociali, tra i quali l’annuale premio. Inner Journey, il suo programma sociale più recente, ha come obiettivo la salute mentale.

Ad oggi i progetti di Youmanity hanno ricevuto il sostegno di Amnesty International, della Commissione Europea, del British Council, della Metropolitan Police, della Royal Photographic Society e del Consolato Generale d’Italia.

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