Hovding. Un airbag tecnologicamente intelligente per proteggere i ciclisti

Da aprile a giugno 2023, due sono state le persone travolte e uccise da una betoniera mentre si spostavano per Milano in bicicletta, una trentanovenne e una sessantenne.

L’uso delle due ruote si va diffondendo ma con sé porta un aumento delle vittime di gravi incidenti. Il pericolo   è soprattutto l’angolo cieco dei veicoli: ossia quello spazio non coperto dai specchietti retrovisori e, quindi, nascosto al conducente. Gli incidenti, infatti, avvengono principalmente nelle manovre di cambio di direzione, negli incroci o durante i sorpassi, con i veicoli di grandi dimensioni con conseguenze spesso letali, come è accaduto a Milano.

Nel 2021 è stato introdotto il nuovo Codice stradale ma nelle disposizioni che riguardano la sicurezza dei ciclisti (al contrario di quanto accade in altri Paesi europei) non c’è l’obbligo del casco sia se si usa un mezzo “muscolare” o a  pedalata assistita; è consigliato ma non è inderogabile né per gli adulti né per i bambini.

Perché? Per un casco tradizionale, oltre ad essere un deterrente all’uso del mezzo a due ruote è considerato limitatamente efficace.

Al suo posto sembra più sicuro un airbag appositamente pensato per i ciclisti che si chiama Hovding,,   progettato e lanciato sul mercato nella sua prima versione nel 2010 dalle progettiste  Anna Haupt e Terese Alstin: lo crearono come tesi del loro master in industrial design presso l’Università di Lund, al quale seguì  la fondazione della  start-up omonima.

Giunto alla terza generazione, dopo il primo aggiornamento del 2015, l’air bag Hovding 3, con l’omologazione CE, è, secondo molti test indipendenti, il dispositivo di protezione migliore per un ciclista: tutela dal rischio di commozione cerebrale  8 volte in più rispetto a un casco tradizionale.

Si indossa (e ne ha l’aspetto) di uno scaldacollo,  che, all’uopo in un decimo di secondo, copre tutta la testa, come il cappuccio di una giacca, grazie agli  accelerometri e sensori giroscopici che registrano i movimenti del ciclista 200 volte al secondo. Dispositivo tecnologico e costantemente aggiornato tramite l’intelligenza artificiale, è dotato una di batteria ricaricabile  tramite un cavo usb, con una anatomia che va dalle 14 alle 16 ore. La taglia è unica grazie al sistema di regolazione interno che si adatta alla grandezza della testa, pesa 800 grammi.

Già analizzato e provato dall’Università di Stanford, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista Annals of Biomedical Engineering, la versione Hovding 3 – rafforzata nei punti della testa maggiormente esposti agli impatti – lo scorso marzo è stato testato anche dall’Istituto Lightness by Design di Stoccolma che ha dimostrato come lo “scaldacollo”, riuscendo a stabilizzare il collo, previen i movimenti estremi e ammortizza l’impatto della testa e limita le forze trasferite al collo.

Unico difetto il costo: che, ancora, nonostante la ultra decennale presenza sul marcato  non scende dai 299 ai 349 euro secondo il tessuto in cui è realizzata la custodia.

 

Immagine: funzionamento dell’airbag per ciclisti. Photo by hovding.com

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.