Parte dalla Sicilia la speranza della risposta civile e collettiva al razzismo
Un uomo proveniente dal Camerun, mentre passeggiava nel centro di Aprilia (Latina), è stato colpito ad un piede da un colpo proveniente da un fucile ad aria compressa, sparato da una finestra da 3 giovanissimi, 2 dei quali minorenni. È accaduto nella mattinata del 15 agosto 2018. Il ferito cinquantenne è stato trasportato al pronto soccorso, dove gli è stata constatata una lesione al piede sinistro guaribile in 5 giorni. I carabinieri, attraverso le segnalazioni della vittima che ha saputo individuare la direzione di provenienza del colpo, sono riusciti a risalire ai 3 colpevoli che sono stati denunciati per lesioni aggravate. I ragazzi hanno ammesso che stavano provando l’arma alla finestra.
La dinamica rimanda all’episodio accaduto meno di un mese fa a Roma (18 luglio 2018). Anche in quel caso un italiano ha sparato dalla finestra con un fucile ad aria compressa, un colpo partito fortuitamente ma che è finito dritto nella spalla di Cirasela, una bambina rom di 15 mesi, in braccio alla mamma mentre passeggiava per una strada della capitale. La bambina ricoverata all’Ospedale Bambin Gesù, ha rischiato di rimanere paralizzata perché il pallino di piombo le ha causato una lesione vertebrale, un pericolo che a oggi sembra scongiurato. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato al colpevole che non è un “goliardico” adolescente o post tale, ma un maturo signore italiano con la passione delle armi, oltre al fucile ad aria compressa possiede anche una pistola a bassa frequenza.
Da segnalare che le armi ad aria compressa se hanno una potenza inferiore a 7,5 joule (unità di misura dell’energia) non richiedono il porto d’armi e sono molto diffuse.
Gli episodi riportati fanno parte di una serie di espressioni d’intolleranza nei confronti degli stranieri, rifugiati e rom che vanno affollando le cronache italiane, le quali, però, ne registrano solo una parte. Il razzismo, legittimato dalle voci xenofobe provenienti da una parte della politica, è sempre più diffuso, come c’informa il sito cronache di ordinario razzismo. org, il portale di Lunaria, l’associazione che dal 1996 oltre a promuovere i principi di uguaglianza e solidarietà, raccoglie e diffonde i dati e ogni tipo di notizie e informazioni riguardanti le migrazioni.
“Le ultime settimane sono state un incubo” scrivono i redattori di Cronache di Ordianrio Razzismo sulla pagina Facebook omonima “per la gravità dei fatti accaduti, ma anche per il dibattito mediatico che ne è seguito”. Un’impennata di razzismo che si è verifica in tutta Italia verso la quale “è emersa la difficoltà ad organizzare una risposta sociale e culturale collettiva all’altezza di ciò che servirebbe”.
Per questo oltre 40 associazioni di Palermo hanno deciso di redigere un manifesto antirazzista, che si rivolge alla politica, alle istituzioni e alle forze dell’ordine affinché “riconoscano che in Italia c’è un incalzante e diffuso fenomeno di razzismo” e mettano in atto “azioni conseguenti che vigilino su discorsi e atti razzisti e non li consentano per la sicurezza di tutti coloro che ne sono vittime e per la coesione sociale della nostra comunità”.
Il documento (qui nella versione integrale) è formato dai seguenti 6 punti: Vigilanza, Libertà di Movimento, Cultura e Educazione, Politica sull’immigrazione, Bufale sui numeri (riferimento alla falsa narrazione dell’invasione dello straniero) e Diritti di Cittadinanza.
Il manifesto-appello, che si prefigge di coinvolgere tutto il Paese è stato lanciato da Palermo – Repubblica.it, ha già raccolto centinaia di firme.
Chiunque può sottoscriverlo inviando un’e-mail con l’oggetto “Manifesto antirazzista” all’indirizzo mail palermo@repubblica.it .