Giornalismo libero, trasparente, affidabile per un’opinione pubblica che approfondisce la propria riflessione sugli eventi ampliando la consapevolezza del suo ruolo civico e per supportare le situazioni di estremo svantaggio affinché si possa intervenire per un reale cambiamento che segua la via della democrazia e della pace. Nobel 2021 ai reporter senza paura Dmitry Muratov e Maria Ressa
Nato in Svezia è stato adottato dalla Guardia Costiera belga per combattere l’inquinamento causato dai motori delle grandi navi da carico. A bordo un sensore che misura le emissioni, soprattutto quelle di ossido di zolfo e monossido di azoto fino a 15 navi l’ora, quando un singolo ispettore nel porto riesce a controllare soltanto una al giorno
Il 4 ottobre 2021 è iniziata l’assegnazione dei premi Nobel. Per la Fisica vince Giorgio Parisi. Ma in lizza – per la Pace – c’è anche il corpo sanitario italiano per l’emergenza Covid ma non è tra i favoriti. Altri sono i nomi nella short list pubblicata dal direttore dell’Istituto di ricerca per la pace di Oslo, Henrik Urdal, dove non appaiono i favoriti dei ‘rumors’ di questi giorni
Prima proiezione cinematografica pubblica dopo 30 anni al Teatro Nazionale di Mogadiscio che riapre i battenti con 2 cortometraggi del regista somalo Ibrahim CM. Costruito nel 1967 è stato il motore dello sviluppo culturale somalo negli anni ’70 e ’80. Poi usato dai signori della guerra e quindi bersaglio del gruppo jihadista al-Shabab, non sconfitto. Ma la voglia di normalità della gente è più forte della paura
S’infrange uno dei topo della campagna pro-Brexit: l’indipendenza dai lavorati stranieri, che in realtà si è trasformato in mancanza di mano d’opera che rischia di innescare una crisi economica locale. Per la penuria di autotrasportatori vengono presi d’assalto i distributori di benzina e i negozi di beni di prima necessità e il Governo concede oltre 10mila visti temporanei. Potrebbe essere solo l’inizio. Ne servono almeno 100mila
Liliana Segre ha ricevuto l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. “”n’occasione per meditare sul mio lungo e doloroso percorso di riconciliazione con la Germania – ha commentato la senatrice – che mi riporta allo storico gesto del Cancelliere Willy Brandt, che nel 1970, nella sorpresa generale, s’inginocchiò a Varsavia davanti al monumento ai caduti del Ghetto”.
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