Volem accollir. Barcellona scende in piazza per i migranti

BARCELONA

Foto di publico.es

Volem acollir. Questo è lo slogan che ha invaso le vie di Barcellona, sabato 18 febbraio 2017. Migliaia di persone hanno manifestato per richiedere all’autorità catalane un impegno maggiore nell’accoglienza degli immigrati che fuggono da loro paese.

Vogliamo accogliere, la compagna promossa da Casa Nostra, Casa Vostra, associazione di giovani che è riuscita a coinvolgere 150.000 persone, ha movimentato le maggiori vie della città. Gente di tutte l’età. Tra i motti che hanno risuonato ““Cataluña, terra d’acollida” (Cataluña, terra di accoglienza) o “Prou excuses. ¡Volem acollir ara!” (Basta scuse. Vogliamo accogliere ora!).

Il manifesto di Casa Nostra, Casa Vostra conta già con 68.000 firme di supporto. In particolare, i manifestanti si riferiscono all’impegno europeo del Governo nazionale, di accogliere 17.000 rifugiati. Nonostante il “colore” apartitico le organizzazioni – partiti hanno colto l’occasione per sottolineare la propria visione; tra i manifestanti, infatti, anche gli indipendentisti catalani: “Uno stato proprio per essere più solidali e poter accogliere”.

Il leader del PSC  (partito socialista catalano), Miquel Iceta ha rammentato che si trattava di una “manifestazione civica” ma ha chiesto un cambio nelle politiche delle istituzioni europee, poiché la presenza delle nazioni occidentali in Medio Oriente non favorisce l’attenuazione dei conflitti. Il partito Ciudadanos ha puntato il dito sul fatto che ci si approfittava di una manifestazioni di rifigliati per alimentare il dibattito separatista.

Si è unita alla protesta la nave  Open Arms che soccorre le persone che provano ad attraversare il mare per arrivare in Europa, dalle acque della spiaggia di Barcellona.

Il sindaco, Ada Colau, ha espresso il suo desiderio che la città si trasformi nella capitale della speranza e della difesa dei diritti umani. Nelle prime file, i rifugiati e migranti, le organizzazioni che lavorano per l’accoglienza e l’asilo e altre istituzioni della società civile catalana.

Non è un caso forse che la manifestazione, seppure di matrice apolitica, si sia svolta a Barcellona dove il sindaco della città, Ada Colau, da anni lotta per una politica di accoglienza e nel 2015 propose di creare una rete di città rifugio.

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