Fuori dal tunnel del divertimento

Uno dei luoghi più tetri e minacciosi - un tunnel scavato da Hamas sotto a Gaza per fini militari - fa da scenario ad una esilarante commedia antimilitarista che da questa settimana a Tel Aviv riempie il teatro Gesher mentre i botteghini riferiscono di un 'tutto esaurito'. ANSA/VICTORIA SHUV +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Furoreggia al teatro Gesher di Tel Aviv, la commedia brillante antimilitarista “Nel Tunnel”, che prende le mosse dall’incontro di 2 soldati israeliani con un miliziano di Hamas. L’incontro avviene appunto, nel famigerato tunnel scavato da Hamas sotto a Gaza per fini militari. I 3 protagonisti ne rimangono bloccati. Fuori, infatti, infuria la guerra e un bombardamento israeliano ha fatto  crollare l’accesso al Tunnel di Gaza. Non si può né uscire, né entrare.

Ai 3 sfortunati protagonisti non rimane altro da fare se non uscire vivi da quella brutta esperienza. Sarà un’impresa comune che cancellerà ogni divisione ideologica, politica e militare.

A suon di battute ironiche fra i 3, uniti dalla necessità di sopravvivere, inevitabilmente, si fanno spazio riflessioni e considerazioni socio- politiche che li accomuna.  Ad esempio sui dirigenti politici delle due parti: entrambe sempre in prima linea davanti alle telecamere a pronunciare frasi fatte; i mass media ridicolizzati per la banalizzazione che compiono sui drammi umani riducendoli a sterili temi negli show esibizionistici.

La loro vita è in gioco. Ma fuori dal tunnel sopra le loro teste, non solo in senso metaforico, esponenti dell’Onu, politici e giornalisti, sembrano occupati soprattutto a vivere al meglio il loro momento di gloria.

“Ma non cercavi il martirio” chiedono gli israeliani al giovane di Hamas, preoccupato per la sua sopravvivenza, il quale risponde pronto: “Sì, ma non c’è premura”. Ed estrae dallo zainetto il cibo preparato dalla mamma a Gaza: succulenti manicaretti ben superiori come qualità alle razioni militari a disposizione dei 2 israeliani, che stabiliscono che almeno sotto il profilo culinario, la superiorità palestinese è conclamata.

Israele: la piece antimilitarista sui tunnel di HamasApprendiamo dal sito Italia Israele Today, che per rendere più realistico lo spettacolo gli attori si sono addestrati in un poligono dei centri paramilitari. Dalla scena provengono i rumori delle armi, in sala si sente l’odore della polvere da sparo.

Gli spettatori sono parte attiva dello spettacolo. Prima della rappresentazione sono invitati a deporre in un’urna la propria risposta alla seguente domanda: c’è luce in fondo al tunnel? C’è la speranza che il conflitto israelo-palestinese finisca?”.

L’autore Roi Chen, infatti, ha scritto due finali opposti e ogni sera è scelto l’uno o l’altro, secondo la maggioranza delle risposte ricevute dagli spettatori.  “I protagonisti prima si sparano, poi imparano a conoscersi. Scoprono che sotto le divise ci sono esseri umani” spiega Chen “Il tunnel è dunque una metafora: rappresenta il luogo dove noi tutti ci troviamo”.  Concetto ripreso e messo in rilievo dalla critica del giornale Yedioth Ahronoth che ha scritto “è uno spettacolo splendido, ma ancora di più è uno spettacolo importante perché ci pone di fronte uno specchio satirico coraggioso che riflette le magre condizioni in cui versiamo”.

La regia è curata da Irad Rubinstein.

Il pubblico è entusiasta e il teatro è già esaurito per tutto il periodo della rappresentazione che proseguirà fino a marzo.

Fotografie by Ansa

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