Legge Bacchelli per l’artista Fausto Delle Chiaie

I seguenti proponenti sottopongono all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di attivazione della Legge Bacchelli (legge n. 440/85) in favore dell’artista Fausto Delle Chiaie, uno dei più singolari e apprezzati esponenti dell’arte contemporanea italiana. L’artista, oggi 77enne, vive in una condizione di grave difficoltà economica, di salute e abitativa che ne impedisce il dignitoso proseguimento della vita. Ha sempre vissuto della sua arte onorando con ironica genialità il Paese e la città di Roma in particolare”. Questo è l’incipit della petizione lanciata  su change.org affinché venga assegnata all’artista romano Fausto Delle Chiaie la pensione prevista dalla Legge Bacchelli, istituita a favore di uomini e donne illustri, che si sono distinti per il loro talento, coraggio, lavoro, facendo dell’Italia un posto migliore, ma che vivono in condizioni di ristrettezze economiche.

Fausto Delle Chiaie (Roma, 1944) dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti si ascrive alla corrente dell’arte povera, pop e pubblica. Nel 1986 lancia il Manifesto Infrazionista, dove con il termine infra-zione  indica “un’azione-collocazione-donazione di una o più opere, mostrate a terra da parte dell’artista, nei luoghi dell’arte, e il suo susseguente allontanamento dall’opera e dal luogo. […] L’Infrazione è mostrare ed evidenziare la storia vista in maniera superficiale, […] è il grido d’allarme artistico del malessere storico; dell’accecamento del semplice e dell’umile. L’Infrazione nasce dalla privazione della realtà visiva d’agire-pensare-fare. […] È la goccia che trabocca e vuole vivere con l’acqua”.

Fedele al suo pensiero Delle Chiaie posta le sue opere di nascosto negli spazi espositivi. Nel 1987 le mostra al pubblico appoggiandole sulla salita del Pincio, rendendo il pubblico custode delle stesse, segue esponendole anche alla Galleria Sciarra fino al 1987, poi dal 1989 si sposta a Piazza Augusto Imperatore, dove lascia le sue opere al beneficio dei passanti; l’artista vive delle offerte spontanee.

Famoso anche all’estero dove ha realizzato performance e installazioni le sue opere e il suo peculiare concetto d’arte e modo di vivere è stato raccontato da vari documentari e cortometraggi: come Dormitorio – Fausto Delle Chiaie del regista Flavio Sciolè nel 2008; in Robaccia rubbish prodotto da Gabriele Centin e Matteo Alemanno; ancora ne Il museo chiude quando l’autore è stanco e Ho fatto una barca di soldi, docu-film per la regia di Dario Acocella nel 2013. Il giornalista Domenico Iannacone gli ha dedicato 2 trasmissioni delle sue fortunate serie trasmesse da Rai 3: I dieci comandamenti, nel 2014 e Che ci faccio qui, nel 2021.

Nel 2018 Delle Chiaie espone al Museo d’Arte Contemporanea di Roma, nel 2019 ancora una personale presso Palazzo Merulana sempre a Roma.

Di suo pugno ha scritto il libro Fuori catalogo dove ripercorre la propria vicenda artistica (ed. Kellermann), mentre gli artisti Dora Garcia e Cesare Pietroiusti  hanno scritto Ospiti di questo museo (ed. Valigie Rosse), presentato al Premio Ciampi L’Altrarte.

 

Immagini: l’artista Fausto Delle Chiaie e nella numero 3 una delle sue opere 

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