Taggato: startup

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Agristeria. Nuovo modello di vita e di business

Agristeria, startup innovativa del settore agricolo che mira a formare e promuovere le piccole aziende produttrici, le uniche in grado di garantire la salubrità del cibo nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale ma schiacciate dalla Grande Distribuzione e dare loro “il ruolo socio – economico che gli spetta’. In contatto diretto con i consumatori amanti dell’Health food e seguendo la tendenza degli ultimi decenni del ritorno all’agricoltura

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Disturbi cardiovascolari. Lo sviluppo degli algoritmi predittivi

Piccole startup italiane crescono. La giovane Allelica, specializzata in medicina di precisione, ha concluso un accordo con la Merck, azienda leader internazionale nell’ ambito scientifico e tecnologico, per sviluppare i suoi due algoritmi predittivi nell’area dei disturbi cardiovascolari, che sono in grado di quantificare il rischio di insufficienza cardiaca cronica

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Protesi personalizzate con la stampa 3D. E il dolore non c’è più

Protesi per ginocchio personalizzate, strumenti chirurgici single use e riabilitazione da remoto per un intervento ad hoc per il paziente, superando le conseguenze, spesso, dolorose dell’applicazione dei dispositivi standard. Tecnica sviluppata da una start up dell’incubatore dell’Alma Mater di Bologna, con la quale ha vinto un grant europeo del valore di 3 milioni di euro

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Medicina personalizzata, eccellenza italiana non in Italia

Le cure e i farmaci personalizzati, la chimera della medicina prossima ventura, Se ne occupa in Olanda la star-up, vincitrice dell’ Accenture Innovation Award 2018, come la startup più innovativa nel settore sanitario. Due dei tre fondatori sono italiani: Nikolas Gaio e l’amministratore delegato, Cinzia Silvestri. Successi ottenuti grazie all’UE, dicono i protagonisti, Ma di quale Unione stiamo parlando?

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Il cashmere sostenibile, responsabile e sociale

Una start-up pratese, coniugando la tecnologia con l’attenzione per l’ambiente e l’etica, produce capi in cashmere dal riciclo d’indumenti vecchi sfilacciati, rifilati e trasformati in scampoli di tessuto. Riducendo del 95% le emissioni di CO2, portando in Italia step di lavorazioni solitamente eseguite all’estero, creando posti di lavoro e lanciando una raccolta del pregiato filato, rigorosamente usato, su scala nazionale e aperta a chiunque