Taggato: New York

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Via l’arazzo del Guernica dal Palazzo di Vetro

I diplomatici dell’Onu sono sensibili ai rischi della guerra e fanno di tutto per contrastarla? Forse no. E dunque i Rockefeller si riprendono l’arazzo che riproduce il Guernica – simbolo degli scempi della guerra – di Pablo Picasso e che dal 1984, dopo il prestito della famiglia, era affisso davanti all’ingresso del consiglio di Sicurezza dell’Onu presso la sede di New York

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Bergamo e New York. Storia d’arte e di solidarietà

I musici di Caravaggio prestato dal Metropolitan Museum Art alla bergamasca Accademia Carrara, sarebbe dovuto tornare a New York. Poi è sopraggiunta la pandemia che ha visto Bergamo e New York pagarle un alto tributo di vittime. Naturale che tra le 2 istituzioni scattasse un sentimento di solidarietà che ha spinto il Met a lasciare l’opera caravaggesca a Bergamo per tutta l’estate e la cui storia ci conduce fino al romano Palazzo Madama, oggi sede del Senato

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I primi 150 anni del Metropolitan Museum of Art di New York

Il 13 aprile di 150 anni fa il Metropolitan Museum di New York vedeva riconosciuto il suo status di istituzione culturale. Sorto dal niente, oggi è uno dei più grandi templi culturali del mondo, un formidabile sviluppo al quale contribuì l’italiano Cesnola che fu anche il suo primo direttore. Tutto era pronto per festeggiare l’importante anniversario. E tutto è stato rimandato ad ottobre

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Corteccia, foglie e ghiande. La New York di Paul Busse

Corteccia di betulla, foglie, ghiande e bastoncini di cannella: sono tutti organici i materiali che ricostruiscono in miniatura i monumenti più famosi di New York per la tradizionale mostra Train Show, l’esposizione temporanea di trenini storici che da 28 anni viene allestita presso il Botanical Garden della Grande Mela

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Il talento dietro le sbarre

Una mostra a New York per far conoscere al mondo il talento e l’umanità racchiusi nelle carceri di varie parti del mondo e al tempo stesso per evidenziare la mancanza di correlazione tra i tassi di criminalità e il numero dei detenuti. Nasce così l’esposizione ‘The writing on the wall’ installata a Manhattan Hight, raccolta di 2mila scritti di detenuti, selezionati da un ricercatore e un artista concettuale