I primi 150 anni del Metropolitan Museum of Art di New York

Il 13 aprile 2020 il Metropolitan Museum of Art di New York, una delle più importanti istituzioni culturali degli Stati Uniti festeggia i suoi primi 150 anni di vita. Fu in quel giorno del 1870 che il legislatore dello Stato di New York riconobbe al museo lo status d’istituzione culturale.

Un orgoglioso anniversario per un orgoglioso museo – tanto famoso da essersi guadagnato il familiare vezzeggiativo – diminutivo di The Met – che partendo “dal niente”, sottolinea Ken Weine, direttore comunicazione ad Artnet News,  è riuscito a creare per estensione uno dei maggiori templi culturali del mondo.

“Senza un edificio, senza le grandi collezioni reali che hanno dato vita, ad esempio, al Louvre a Parigi o al Prado di Madrid”, oggi il Met occupa oltre 180 mila mq che ospitano oltre 2 milioni di opere, suddivise in 17 dipartimenti culturali che ripercorrono 5mila anni di storia.

La collezione permanente comprende opere d’arte dell’antichità classica e dell’antico Egitto, oltre a una vasta collezione d’arte americana e moderna, senza trascurare l’africana, l’asiatica, la bizantina e l’islamica. A queste si affiancano le grandi raccolte di strumenti musicali, abiti e accessori delle diverse epoche oltre ad armi e armature provenienti da tutto il mondo. Notevoli le ricostruzioni storiche d’interni come ad esempio quella romana del 1° secolo.

Ed essendo approdati in Italia, non possiamo mancare di ricordare l’italiano che tanto ha contribuito a questo formidabile e rapido sviluppo del Met: Luigi Palma di Cesnola.

L’apporto italiano

Nato a Rivarolo Canavese (Piemonte) nel 1832,  di nobili origini Luigi Palma di Cesnola è stato generale, diplomatico e, soprattutto, archeologo.

Da giovanissimo partecipò alla Prima guerra d’indipendenza italiana, alla guerra di Crimea e, quindi, di Secessione americana per la quale fu insignito della Medal of Honor, il più alto riconoscimento militare conferito dagli Usa. In America Cesnola si era trasferito nel 1858, stabilendosi da subito a New York. Trascorsi i primi anni con grande difficoltà, riuscì, poi, a integrarsi perfettamente grazie anche al sostegno della moglie Mary Isabel Reid.

Tornato alla vita militare, per il  valore dimostrato durante la guerra di Secessione oltre al grande tributo della Medal of Honor, Cesnola fu nominato console degli Stati Uniti a Cipro ed è lì sull’isola del Mediterraneo che poté dedicarsi all’archeologia, dove avviò uno svariato numero di scavi che portarono alla luce numerosi reperti dell’arte fenicia, assira, egizia greca e romana.

Nel gennaio del 1871, Palma di Cesnola annunciò la scoperta del Tempio di Afrodite a Colgoi (attuale Kouklia) all’Accademia delle Scienze di Torino, alla quale donò 200 reperti ciprioti. Il resto della collezione fu acquistata dal Met.

Luigi Palma divenne così il primo direttore del museo che, per ospitare la sua collezione, si trasferì dalla prima sede sulla Quinta Strada a quella sulla Quattordicesima. Entrambe provvisorie, la sede definitiva (e attuale) che sorge ad est del Central Park venne costruita appositamente per ospitare il museo dagli architetti britannici Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould progettisti anche del famoso parco newyorkese.

Nella sua veste di direttore del Met, carica che mantenne dal 1879 fino alla sua morte, avvenuta nel 1904, Cesnola convinse gli amministratori fiduciari a creare una libreria d’arte, portando a termine così le intenzioni del Met espresse nella propria carta fondativa.

Il rinvio

Tutto era pronto a New York fin dall’inizio del 2020 per festeggiare i 150 anni della prestigiosa istituzione: il 13 aprile ci sarebbero dovuti essere spettacoli musicali nella Great Hall, l’Empire State Building si sarebbe dovuto illuminare di rosso in onore del Met, il quale per l’occasione aveva allestito la mostra Making the Met: 1870-2020 (dal 30 marzo al 2 agosto 2020), 250 opere –  in parte visibili sul sito del museo – che raccontano i momenti di trasformazione della storia del museo, e altre manifestazioni si sarebbero svolte nei mesi successivi con protagonisti i grandi nomi dell’arte e l’intera città.

Poi è arrivata la Pandemia che ha colpito brutalmente la città di New York. La città si è fermata e con lei anche il Met e i festeggiamenti per il 150° anniversario, rimandati, secondo notizie odierne, al 2 e 3 ottobre 2020.

 

 

Immagini tratte dal sito del Met: 1) Entrata del museo; 2) Luigi Palma di Cesnola; 3) una delle locandine della mostra ‘Making the Met: 1870-2020’, organizzata per il 150° anniversario del museo di New York

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