Conselice dove si vorrebbe celebrare la libertà di stampa in Italia
L’Italia peggiora nella classifica mondiale. Nel World Press Freedom Index 2025, appena pubblicato, appare al 49° posto su 180 Paesi: ha perso 3 posizioni in un anno.
L’Italia peggiora nella classifica mondiale. Nel World Press Freedom Index 2025, appena pubblicato, appare al 49° posto su 180 Paesi: ha perso 3 posizioni in un anno.
Dopo un accordo con gli Stati Uniti, il giornalista e attivista informatico, Julian Assange, fondatore di WikiLeaks ha riguadagnato la libertà, persa nel 2010 dopo aver rivelato materiale riservato anche degli USA. Come funziona il sito che ha pubblicato più di 10 milioni di documenti, e relative analisi, top-secret
Il 24 maggio 2014 moriva a 31 anni, nella località di Andreevka (Ucraina orientale), il fotoreporter Andrea Rocchelli, noto come Andy, fondatore e membro del collettivo di fotografi indipendenti Cesura. Alla sua memoria dedichiamo il 3 maggio, Giornata mondiale per la libertà di stampa
Il Consiglio europeo, l’Unesco e l’annuale analisi e classifica di Reporters Without Borders dipingono la situazione della libertà di stampa a tinte fosche: per i giornalisti fare il loro lavoro è sempre più pericoloso tranne nei consueti Paesi del Nord d’Europa
Solidali con la testata indipendente russa Navaya Gazeta – co-fondato da Mikail Gorbaciov – alla quale è stata revocata la licenza, con il giornalista Ivan Safronov condannato a 22 anni di carcere in un processo a porte chiuse. Ricordando Andrea Rocchelli, Andrea Mironov, Antonio Megalizzi, e l’oscura morte del cooperante Mario Paciolla. L’Organizzazione vorrebbe chiudere il caso come suicidio. Senza dimenticare Ricordati anche i giornalisti italiani sotto scorta e i tanti minacciati
Reporters Sans Frontieres (RSF) ha pubblicato il suo riepilogo. Diminuisce il numero dei giornalisti uccisi (mai così basso dal 2003) ma aumentano le detenzioni arbitrarie. Le condanne più lunghe (15 anni) in Arabia Saudita e in Vietnam. La situazione in Italia, 20 i giornalisti sotto protezione. Perché si muore di meno ma si viene arrestati di più