Londra celebra il Tower Bridge
125 sono gli anni trascorsi dall’inaugurazione del Tower Bridge, il Ponte della Torre di Londra sul fiume Tamigi, uno dei luoghi simbolo della capitale del Regno Unito. Iniziato a costruirsi nel 1886 fu completato e aperto al pubblico il 30 giugno del 1894. Londra festeggia l’importante ricorrenza con una mostra fotografica che racconta la sua la sua storia e la sua rilevanza culturale: emblema dell’epoca vittoriana, il periodo in cui l’impero britannico raggiunse l’apogeo della sua potenza economica, militare e culturale.
125 anni fa a inaugurarlo c’era il principe ereditario Albert Edward (futuro re Edoardo VII), figlio della famosissima regina Vittoria, della quale nel 2019 ricorre il bicentenario della sua nascita (24 maggio 1819).
La costruzione sorge nei pressi della Torre di Londra, da cui prende il nome: si tratta di un ponte mobile concepito per risolvere i problemi del traffico sia fluviale sia terrestre, per migliorare gli accessi in entrambe le sponde del Tamigi e per unire la zona est della città, densamente popolata per il grande sviluppo portuale.
Su progetto di Horace Jones, il ponte, lungo 244 metri, si caratterizza per le 2 torri laterali di 65 metri di altezza: tra questi è installata la parte apribile che presenta una apertura mobile fino a un angolo di 86 gradi che permette il traffico fluviale; la sua apertura è una delle attrazioni turistiche di Londra, tanto che il sito apposito riporta gli orari dell’operazione. Se il ponte levatoio continua a operare ad energia idroelettrica, gli ingranaggi del movimento della costruzione oggi sono indotti dal petrolio ed elettricità (modernizzazione avvenuta nel 1976), mentre i motori a vapore, gli accumulatori e le caldaie originali oggi sono in mostra presso il Salone Tower Brigde.
Per costruirlo sono state impiegate dalle 70mila tonnellate di cemento e 11mila di acciaio (la struttura delle torri) e dei camminamenti, rivestiti con granito di Cornish e pietra di Portland in stile neogotico.
Ancora oggi il ponte è attraversabile sia a piedi sia in macchina, ma queste ultime per conservarne l’integrità non possono superare i 32 chilometri orari.
