David Vagni. Life experience

Parlare con David Vagni è un’esperienza cognitiva ed emozionale. Il suo flusso di pensieri e parole ti avvolge e stravolge. Mentre lo ascolti, narrare della sua vicenda umana e professionale, ti senti piano piano rimpicciolire, ma al tempo stesso, senti aumentare dentro di te il desiderio di conoscenza, di azione, di ricerca. Ascoltare come una persona può abbracciare, comprendere e mettere la propria conoscenza, professionalità, intelligenza e sensibilità a servizio degli altri, è un orientamento umano universale.

Mi rivolgo al Nostro, spinta dall’ambivalenza della mia professione/professioni: come giornalista e consulente di formazione nelle scuole secondarie, mi incuriosisce profondamente la sua formazione di fisico teorico e di laureato in psicologia, esperto sulle tematiche relative al mondo delle persone con autismo e Sindrome di Asperger. Da subito mi chiarisce le idee: “Sono essenzialmente un fisico teorico. Da sempre, fin da piccolo, sono stato attratto dalla conoscenza scientifica, sviluppando fin dai quattro anni, un mio sistema di definizione dei fenomeni che mi circondavano. Non ho mai pensato in modo lineare, ma in forma tridimensionale. Questa mia visione e interpretazione della “materia” non sempre era compresa a scuola” – dichiara.

“Io sono Aspie” mi dice all’inizio della conversazione. “Si lo so”, rispondo. “Da piccolo non sentivo un grande desiderio di contatto con gli altri, ma soprattutto era come se non riconoscessi l’altro, come soggetto, bensì come oggetto. Era il mio modo di rapportarmi alle cose/persone. A 8 anni “ho scoperto” l’altro”.

Nonostante la sua indubbia capacità intellettiva ed il linguaggio fluente, fino all’adolescenza David ha delle difficoltà nell’espressione orale e scritta, rendendogli faticosa la materia dell’italiano, pur ottenendo risultati buoni ma altalenanti.

Il problema era tradurre in parole i suoi pensieri, trasformare una rete di immagini e concetti in una sequenza lineare. A 15 anni il cambiamento. Si innamora per la prima volta e il confronto con le nuove emozioni di cui improvvisamente si sente invaso, lo spingono a pensare cosa dire, cosa avrebbe potuto dire ed in definitiva ad usare dialoghi e parole per pensare. Finita l’estate, torna a scuola e da allora, gli argini letterari si dispiegano. Giunge al traguardo del diploma di maturità, con il massimo dei voti.

La scelta universitaria è fisica, ma i primi anni si scontra con le discipline, non era quello che si aspettava. Appassionato di astronomia e dei fenomeni fisici, è tentato di abbandonare la carriera, poi l’incontro con un libro che gli rivela il suo orizzonte di indagine scientifica e lo indirizza verso l’argomento primario dei suoi interessi: la teoria della complessità, argomento su cui si laurea con la tesi Large scale transport: simulations and renormalization, simulazione numerica e matematica della Corrente del Golfo attraverso il gruppo di rinormalizzazione.

Nel frattempo si sposa e, dato che entrambi sono laureandi in fisica con tesi sperimentale di simulazione numerica, “approfittano” dell’attesa che richiede l’elaborazione dei dati, per convogliare a nozze. Si ritrova giovanissimo al Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel ruolo di consulente esterno.

L’allora presidente aveva un approccio imprenditoriale e desiderava donare al CNR una mentalità aperta al mondo della ricerca, decurtata della burocrazia. E così David risponde all’annuncio  pubblicato su un giornale da una ditta di consulenza e dopo una settimana si trova ad analizzare dati e ad aiutare la Presidenza nella stesura dei documenti programmatici dell’Ente. Passano pochi mesi e da consulente esterno, a 23 anni, diventa il più giovane tecnologo con contratto del CNR. Alla laurea, segue un Master di II livello, in calcolo scientifico.

In famiglia non sono più due, ma tre. Una bambina che nei primi anni di vita si mostra particolarmente faticosa. Un giorno la moglie gli suggerisce che la bambina potrebbe essere autistica. Dopo 48 ore davanti al pc, si rende conto che non solo la figlia ha la Sindrome di Asperger, ma anche lui.

Si apre una nuova fase della sua vita parallela, a quella di fisico teorico. Inizia ad approfondire in modo immersivo l’autismo e le specificità legate alla neurodiversità. Conosce dopo qualche mese, su un gruppo Facebook, il dott. David Moscone, psicoterapeuta, con il quale fonda Spazio Asperger e successivamente CuorementeLab.

Gradualmente diventa sempre più un punto di riferimento per le famiglie di bambini con autismo e l’attività si fa sempre più presente nella sua vita. I suoi campi di indagine investigava si fanno sempre più articolati, diversi, ma interconnessi. La teoria dei sistemi dinamici e della complessità scopre applicazioni legate all’epigenetica, le neuroscienze, la psicologia e la sociologia.

Nel frattempo vince un concorso aperto per un posto a tempo indeterminato nel Dipartimento di Fisica del CNR e supporterà il Direttore nella sua gestione per diversi anni. Studiando le tematiche relative ai processi di apprendimento e comportamentali delle persone con autismo, decide di studiare psicologia e si laurea con la tesi Verso una teoria della mente autistica.

Ad un certo punto della sua carriera formativo-professionale David si trasferisce in Germania con la famiglia per svolgere il dottorato in Learning Sciences presso il Laboratorio di Psicologia Neurocognitiva dell’Università Maximilian-Ludwig di Monaco di Baviera. Le neuroscienze, in particolare il processo di apprendimento, rappresenta il filo rosso delle sue ricerche.

Torna in Italia e riprende la sua attività di ricercatore al CNR-ISASI di Messina confluito poi nel neonato CNR-IRIB (Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica), dove si occupa dell’applicazione di nuove tecnologie all’autismo. Inoltre, i suoi studi vertono sulle terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione, la mindfulness e l’educazione cognitivo-affettiva.

Ripercorre l’Italia e l’Europa per presentare progetti rivolti al processo di apprendimento. In particolare, in questo periodo si sta dedicando insieme ad altri colleghi alla divulgazione di argomenti scientifici nelle scuole, rigorosamente a distanza.

L’interdisciplinarità condotta da David Vagni nelle sue ricerche e applicazioni è sintomo di una profonda intelligenza, ma soprattutto di una congenita apertura, curiosità, rispetto verso l’umanità e il cosmo.

 

Davdi Vagni: ricercatore nel settore delle Neuroscienze cognitive e nelle Scienze dell’Apprendimento presso l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fisico teorico, specializzato in calcolo scientifico e teorie della complessità, dottore in psicologia. Vicepresidente e fondatore dell’Associazione Spazio Asperger ONLUS e di CuoreMenteLab.

 

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