Il Monte Bianco è meno alto. Ridotto di 2,2 metri in due anni

4.805,59 metri. È questa la nuova altezza ufficiale del Monte Bianco, diminuita di 2,2 metri rispetto al 2021 (4.807,81 metri).

Ad annunciarla giovedì 5 ottobre 2023 la Camera dipartimentale dei geometri dell’Alta Savoia, attraverso il proprio profilo Twitter Cordee4810.  Il precedente 14 settembre, infatti è partita la sua spedizione formata da geometri volontari e sponsorizzata da Martin Fourcade e Liv Sansoz, che ha misurare la montagna più alta dell’Europa occidentale, come riporta la stampa francese, attraverso rilevamenti punto per punto in vetta. La nuova altitudine, dopo verifica dei dati è stata confermata dall’Istituto Nazionale d’Informazione Geografica Francese (Institut géographique national – IGN)

Queste misurazioni – realizzate ogni 2 anni da 20 anni, necessarie a determinare l’altitudine e a modellare la calotta glaciale – formano una banca dati già utilizzabile dagli esperti glaciologi e climatologi, ma soprattutto, da trasmettere alle generazioni future.

Dalla banca data sappiamo diminuzione dell’altitudine della vetta a partire dal 2007; la precedente del 2019 era già di 4.806 metri. Si potrebbe allora parlare di diminuzione costante, senza però suscitare allarmismi, perché 20 anni rappresentano un periodo di misurazione troppo breve “per giungere a delle conclusioni” come ha voluto precisare Jean des Garets, presidente della camera dei geometri dipartimentale dell’Alta Savoia.

La vetta del Monte Bianco, ha spiegato Garets, è infatti ricoperta da uno strato di neve eterna che funziona come un enorme cumulo di neve e che varia a seconda dei venti di quota e delle precipitazioni. In vent’anni di misurazioni, il tetto dell’Europa occidentale ha quindi conosciuto alti e bassi, a seconda della quantità di neve caduta in vetta e della potenza dei venti che possono soffiare a più di 150 km/h.

Se l’abbassamento del soprannominato Tetto d’Europa è dovuto ai cambiamenti climatici e allo scioglimento del ghiaccio, lo potranno affermare soltanto i posteri grazie all’archivio che si sta creando oggi; soltanto loro potranno stabilirne con esattezza le cause. Salvo un’ulteriore accelerazione del surriscaldamento climatico.

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