Una nuova topografia in nome della Scienza
Conoscete John Snow? È lo scienziato che nel 1854 contribuì a identificare l’origine dell’epidemia di colera a Soho (Londra), ipotizzando che la diffusione della malattia derivasse da una pompa di distribuzione dell’acqua.
La sua teoria era frutto di un’attenta osservazione: mappando i casi si era accorto della loro concentrazione attorno alla pompa in quella zona londinese. La sua scoperta cambiò i sistemi di salute pubblica in tutto il mondo.
Forse nei nostri tempi segnati dal coronavirus di Snow avete letto o sentito parlato. E allora vi sfidiamo con un altro nome: Philo Farnsworth (1906 – 1971), l’uomo che inventò il televisore elettronico nel 1927. E rilanciamo con il nome di Rosalind Franklin (1920 – 1958), la biochimica e cristallografa che contribuì alla scoperta della struttura del DNA.
Ricordiamo in questa sede questi 3 illustri nomi seguendo la campagna social #RememberMyName, lanciata dall’Human Technopole, l’istituto di Ricerca milanese per le Scienze della Vita, il quale, raccogliendo l’appello dell’editorialista e direttore di Corriere Innovazione, Massimo Sideri, dall’11 marzo 2020, a cadenza settimanale, pubblica nelle proprie pagine social il nome di uno scienziato/a la cui scoperta ha considerevolmente migliorato la nostra vita, ma, nonostante ciò, è sconosciuto ai più.
L’antefatto risale a gennaio scorso, quando Desanka “Dannie” Mandic, pronipote di Nikola Tesla, si è lamentata della trascuratezza della memoria collettiva nei confronti del suo avo scienziato. “Nikola Tesla ha avuto una vita molto difficile – ha raccontanto Desanka Mandic – aveva tanti talenti, tante idee ma è stato dimenticato, messo a tacere, ridicolizzato, perché non riuscì a convincere le persone sulla fattibilità delle sue invenzioni”.
Eppure, ha ribadito Dannie Mandic, il croato Nikola Tesla (1856-1943) è lo scienziato “che ha inventato il XX secolo, lasciando un segno indelebile: l’ingegnerizzazione di alcune delle sue invenzioni si traduce oggi nel XXI secolo in tecnologie che utilizziamo quotidianamente, dalle macchine radiocomandate agli apparecchi cellulari, per arrivare a tutti i dispositivi wireless”. Perché, allora, “non dedicargli una strada in ogni città italiana?”.
Ed è qui che subentra Massimo Sideri che cerca con Google Maps le strade e le piazze italiane dedicate agli scienziati e inventori, registrando che se Galileo e Leonardo sono ben rappresentati, altri sono addirittura ignorati. Lo scrive così sul Corriere Innovazione e nasce il sodalizio con Human Technopole con la campagna celebrativa #RemeberMyName.
Insieme fanno parte del Comitato scientifico che invita le autorità ad assegnare il nome di scienziati e inventori alle vie e alle piazze della zona in costruzione – area Expo 2015, oggi Milano Innovation District (MIND) – dove già sorge la sede dell’Istituto.
“È giusto ricordare figure del passato le cui biografie sono generalmente molto semplici: pochi soldi, poca gloria e zero riconoscimento sociale” dichiara Marco Simoni, presidente dell’Human Techopole, ma che nonostante le difficoltà non si sono arresi, donandoci il progresso scientifico. Lo stesso che, auspichiamo rapidamente, sconfiggerà il nuovo coronavirus.
Una buona pratica che potrebbe essere adottata in ogni città, rafforzando la conoscenza e la memoria collettiva nei confronti delle grande donne e dei grandi uomini che ci danno la possibilità di innalzare la qualità e la durata delle nostre vite.
Campagna #RememberMyName