Leonardo da Vinci Parade. Milano apre le celebrazioni al genio assoluto

Grande fermento nel mondo dell’arte e della cultura europea per l’avvicinarsi del 5° centenario della scomparsa di Leonardo da Vinci che si commemorerà il 2 maggio 2019. Già nel febbraio 2018 il portale dedicato all’arte Stravizzi riportava che per The Art Newspaper l’anniversario stava “creando una dura competizione tra musei e istituzioni europee per ottenere prestiti di opere in vista di mostre dedicate”.

E in questa affannosa ricerca e rincorsa europea a vincere in termini di tempo è stata l’Italia al quale il genio per eccellenza diete i natali in quel di Anchiano (oggi compresa nella città metropolitana di Firenze) nel 1452. Milano, infatti, ha tagliato il nastro delle commemorazioni con la mostra Leonardo da Vinci Parade organizzata presso il Museo nazionale delle Scienza e della Tecnologia e che dal genio prende il nome e dove dal 19 luglio 2018 e fino al 13 ottobre 2019 sono esposte 52 macchine realizzate secondo i progetti leonardeschi, corredate dagli affreschi di autori della scuola del maestro da Vinci (nella fotografia a lato).

Consona allo spazio che la ospita, quindi, l’esposizione ci mostra il Leonardo ingegnere, un lato del suo poliedrico ingegno, che coltivò durante i molti anni trascorsi a Milano alla corte di Ludovico il More dove progettò opere idrauliche, urbanistiche, architettoniche e belliche. Lo stesso Leonardo, d’altronde nel Codice Atlantico indirizzato al Signore di Milano, nell’elencare le sue qualità, pose la capacità di dipingere e scolpire alla 10° e ultima posizione della classifica. Si dedicò dunque all’arte solo nel tramonto degli anni milanesi ma lasciando nella già importante città dell’Italia settentrionale opere di straordinaria importanza e fornendo Milano di una proficua scuola al livello di Firenze e Roma dalla quale emergerà poi Caravaggio.

Il capoluogo lombardo custodisce l’Ultima Cena (o il Cenacolo di Leonardo), dipinto parietale presso l’allora Refettorio  del Convento di Santa Maria delle Grazie , il Ritratto di Musico   conservato presso la Pinacoteca Ambrosiana e le decorazioni della Sala delle Asse del Castello Sforzesco, oltre al citato Codice Atlantico (nella foto a lato).

Milano, dunque, città italiana leonardesca per eccellenza batte l’Europa con la sua Leonardo da Vinci Parade che è solo la prima iniziativa del palinsesto Milano e l’eredità di Leonardo 1519 – 2019 organizzato dal Comune della città. E batte Parigi e il suo Louvre che ospita la super star Monna Lisa (venduto dallo stesso autore al re di Francia),  il quadro di Leonardo capace di richiamare il 90% dei quasi  10 milioni annui di persone che  pongono il museo al top della classifica dei più visitati al mondo.

Nonostante Leonardo morì in Francia, dove trascorse i suoi ultimi anni alle dipendenze del re Francesco I  – che gli comprò la Gioconda a caro prezzo –  sembra che soltanto nel novembre 2019 il Louvre allestirà la mostra dedicata al 500mo della morte del maestro.

Probabilmente affiancherà alla citata super star e agli altri 5 dipinti che detiene (la Vergine delle Rocce, il Ritratto di Dama, il San Giovanni Battista, il Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino e il Bacco) il Salvator Mundi,  il quadro  recentemente attribuito a Leonardo, acquistato nel novembre 2017 per oltre 450 milioni di dollari (l’opera più costosa acquistata da un privato)  e destinata al Louvre di Abu Dhabi (nella foto a lato).

 

 

Fotografia di copertina: mostra Leonardo da Vinci Parade, by Museo della Scienza e della Tecnologia, Milano

 

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