Ciao Renà, grazie per la generosità che hai messo in ogni cosa

Difficile dimenticare l’intensità di quell’atmosfera creata dal cantautore Daniele Silvestri mentre cantava la sua A bocca chiusa, con accanto Renato Vicini che la interpretava nella lingua dei segni.

Era il 2013. Renato Vicini, dopo l’esibizione a Sanremo, continuò ad accompagnare Silvestri nella registrazione del video della canzone (diretto da Valerio Mastandrea) e sul palco dei successivi concerti.

Il 28 novembre 2022, la notizia che Vicini ci ha lasciati.

Uomo di straordinaria umanità, generosità e professionalità, un pezzo di storia del mondo dell’interpretariato e della nostra Comunità, lo ricorda l’Ente Nazionale Sordi e mai parole sono state più sincere e prive della convenzionale retorica come queste.

Mentre Daniele Silvestri ricorda quel video di A bocca chiusa che “ho dietro le spalle tutte le sere in questo tour teatrale già cosi pieno di ricordi splendidi ma anche dolorosi”. Se ne aggiunge un altro di ricordi, prosegue il cantautore, nonostante Vicini fosse malato da tempo.

Un onore averlo affiancato nella battaglia – vinta – per il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni, prosegue Silvestri per poi salutarlo così, in un modo che si fa voce di tutti noi: “Renà, grazie per la generosità che hai sempre messo in ogni cosa. Ti voglio bene”.

Coincidenza vuole che a un anno dalla scomparsa di Renato Vicini e a dieci dal lancio della canzone, il brano ritorna attualissimo suscitando emozioni immutate, inserito nel film C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi, campione, in questi giorni di novembre 2023, d’incassi.

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