Festival di Salisburgo. I miti greci e i giovani del FridaysforFuture
I miti greci accanto ai giovani di oggi che combattono i cambiamenti climatici è il filo conduttore del Festival di Salisburgo che si svolge dal 20 luglio al 31 agosto 2019 e che da 99 anni riunisce orchestre e artisti di musica classica di tutto il mondo.
“Vogliamo risvegliare l’empatia verso la mitologia da cui Hugo von Hofmannsthal (fondatore del festival ndr) vedeva, come in uno specchio magico, sollevarsi le domande eternamente valide sulla nostra esistenza” hanno spiegato gli organizzatori del Festival.
Il ciclo lirico, infatti, si aprirà il 27 luglio con l’Idomeneo di Mozart che descrive il mare in tempesta quasi volesse avviare “un negoziato” con gli umani per giungervi a patti e garantire, così, il futuro alle prossime generazioni, ha spiegato Peter Sellars, responsabile degli allestimenti scenici, illustrando l’opera dove, non solo le note, ma anche il libretto dell’italiano (e in italiano) di Gambattista Varesco rileva la rabbia, la disperazione dei rifugiati, la violenza, i traumi, i conflitti irrisolti e ancora la distruzione dell’ambiente: elementi dell’opera mozartiana che non possono non richiamare le situazioni presenti e sollecitarne le soluzioni. come chiedono i giovani del FridaysforFuture.
L’utilità del collegamento tra passato e presente, parallela all’assunzione di consapevolezza, attraverso l’arte, dell’urgenza delle istanze giovanili, saranno ben delineati nel discorso introduttivo intitolato Ascoltare l’oceano: cambiamento planetario e culturale dello stesso Sellars, che precederà l’Idomeneo, in scena presso il Felsenreitschule, il teatro – cuore pulsante del Festival.
Completeranno il ciclo lirico l’Edipo di Enescus, Medea di Cherubini, Orphee aux enfers di Offenbach e Simon Boccanegra di Verdi.
Complessivamente saranno 199 gli spettacoli del Festival (qui il programma in inglese), tra lirica, musica e teatro, in 16 luoghi della città austriaca che diete i natali al genio Wolfgang Amadeus Mozart nel 1756.
Tra i tanti artsti che vi parteciperanno citiamo il soprano italiano Cecilia Bartoli che canterà nella Alcina di Händel e il debutto – al Festival – dell’undicenne pianista russa Alexandra Dovgan, enfant prodige della musica esattamente come Mozart che iniziò a comporre a 3 anni e a sei, nel 1762, iniziò la sua prima tournée.
Immagini dall’alto verso il basso: 1) Salisburgo (Austria), Festival 2019; 2) L’undicenne pianista russa, Alexandra Dovgan