Green Carpet Fashion Awards 2017. Moda e sostenibilità, l’unica via percorribile

Il Green Carpet Challenge di Eco Age arriva alla Fashion Week di Milano (20-25 settembre 2017) e insieme alla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) istituisce il Green Carpet Fashion Awards 2017: riuniti, in nome della sostenibilità ambientale, aziende innovative, designer italiani emergenti, realtà artigianali, grandi stilisti e case di moda di lusso.  La cerimonia della premiazione si svolge il 24 settembre 2017 presso la milanese Piazza della Scala, dove ha luogo il Green Carpet Challenge: sfilata di modelli disegnati dai finalisti del concorso della CNMI Green Carpet Talent Competion.

5 finalistiI partecipanti al concorso, al quale hanno aderito attraverso l’apposito bando iniziale (marzo 2017), sono passati attraverso una prima selezione che ha nominato i 10 in gara. Successivamente nel corso della settimana della Haute Couture di Parigi, nel luglio 2017,  una commissione di addetti ai lavori del settore moda ha proclamato i 5 finalisti, nella foto a lato da sinistra:   Matea Benedetti, Calcaterra, Tiziano Guardini, Co|Te, Leo Studio Design.

Gli stilisti hanno realizzato i loro modelli seguendo il protocollo della produzione sostenibile, etica e sociale, secondo i 10 punti di The GCC Principles of Sustainable Excellence (Principo di Eccellenza Sostenibile GCC) e le linee guida della CNMI.  Ciascuno, in collaborazione con una casa di moda, ha creato un look per il Green Carpet, con la finalità di mostrare quella che, a nostro esile parere, rappresenta l’eccellenza del Mady in Italy del III millennio.

Inoltre tutti i partecipanti prenderanno parte al programma di mentoring di 12 mesi promosso da Value Retail, con formatori provenienti dall’Europa e dalla Cina. Entreranno in contatto con i vari settori della moda: la vendita al dettaglio, la gestione della filiera, conoscenza del consumatore, costruzione del brand, marketing e distribuzione. Le collezioni saranno esposte presso The Creative Spot, che promuove i talenti emergenti al Fidenza Village (Milano) dal prossimo ottobre.

Il progetto Eco- Age: glamour ed etica

Colin Livia Firth abito Giorgio ArmaniIl progetto nasce nel 2009 da un’idea di Livia Giuggioli Firth (moglie italiana dell’attore britannico Colin,  insieme nella foto a lato) e della giornalista Lucy Siegle.   Con lo slogan “Noi siamo guerrieri verdi” Livia Firth  nel 2012 apre il concept-store Eco-Age  che coniuga glamour ed etica.

Show-room, ma anche agenzia di consulenza per ristrutturazioni. Vendita di articoli delle più svariate merceologie per “offrire un’alternativa in un momento in cui è praticamente immorale non preoccuparsi dell’ambiente”. Livia apre il concep-store col fratello Nicola, esperto di fonti rinnovabili, già fondatore di ECO Store, catena in franchising di cartucce rigenerate per stampanti.

Sempre nel 2012, nel Regno Unito ma con stilisti italiani come Armani, Valentino e Versace, Livia Firth dà il via al Green Carpet Challenge, una serie d’iniziative il cui scopo è accrescere la consapevolezza dell’approccio  sostenibile e della produzione ecologica del mondo della moda. Glamour ed etica, come dicevamo è il concetto base del lavoro di Livia.

Giorgio Armani e Livia FirstIl Green Carpet Challenge si sviluppa attraverso proposte creative: nel 2012 è la volta di Green Cut. 8 designer  reinterpretano 8 film della hit parade britannica di sempre, con una creazione sostenibile: ogni modello, riportato allo stile contemporaneo,  un film. Realizzata in collaborazione con American Express, il British Fashion Council e il British Film Institute.   Nello stesso anno Giorgio Armani   disegna per Livia (insieme nella foto a lato).  un abito in fibra Newlife, tessuto creato dall’italiana Filature Miroglio, attraverso il riciclo delle bottiglie di plastica, con un processo meccanico e non chimico, Mady in Italy certificato al 100%, in tutta la filiera della fornitura.
Il 2014 per Eco-Age la stilista Stella McCartney disegna una capsule collection, secondo i criteri del Green Carpet Challange.
Nel 2016  il Green Carpet  presenta i nuovi manichini sostenibili, realizzati con polimero biodegradabile, materiale innovativo realizzato grazie alla partnership con il Politecnico di Milano.

Presidente Camera Moda - Carlo CarpasaE nel 2017 approda a Milano, alla collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, da sempre impegnata sul tema della sostenibilità, come afferma il suo presidente Carlo Capasa (nella foto a lato), al punto che proprio dal Bel Paese è partito “un tavolo di discussione che si sta allargando a tutto il mondo”.

Perché non c’è dubbio che l’economia sostenibile non è un’alternativa, ma l’unica strada percorribile, anche per la produzione della moda che, si stima utilizzi, ogni anno, 132 milioni di tonnellate di carbone e tra i 6 e i 9 miliardi di litri d’acqua

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