Malaria. Perché nel mondo i casi aumentano

Capo Verde ha debellato la malaria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha certificato nelle 10 isole nell’Oceano atlantico che formano l’arcipelago africano, che va così ad unirsi ai 43 Paesi che hanno sconfitto la malattia.

Nel corso degli ultimi 50 anni Capo Verde è il terzo Paese africano ad ottenere la certificazione OMS, dopo Mauritius, nel 1973 e l’Algeria nel 2019.

Malattia infettiva

La malaria è una malattia infettiva causata dalla trasmissione alla persona del microrganismo parassita Plasmodium, attraverso una puntura di zanzara del genere Anopheles.

Ancora oggi in molti Paesi del mondo costituisce la principale causa di morbilità e mortalità ed è considerata un grande problema sanitario a livello mondiale

Epidemiologia in Europa

In Europa è stata eradicata nel 2016.

I casi esistenti, come avviene anche in Italia – dove è stata estirpata nel 1950 -, derivano, secondo il nostro Ministero della Sanità, soprattutto dai turisti che rientrano dai paesi malarici e dall’immigrazione da tali Paesi.

I dati dell’epicentro.iss.it lo confermano. Nell’Annual Epidemiological Report (AER) pubblicato nel 2021 relativo ai dati del 2019, infatti, riferiva di 8641 casi di malaria (1,3 casi per 100mila abitanti) in Francia, Regno Unito e Germania, il 99,8% dei quali associati a viaggi nelle aree endemiche. Soltanto 9 i casi locali, distribuiti così: 2 in Germania, 2 in Grecia, 2 in Spagna, 2 in Francia e 1 nei Paesi Bassi.

Rapporto diretto con il cambiamento climatico

Ogni anno l’OMS pubblica il rapporto mondiale sulla malaria, per fornire una valutazione completa e aggiornata del controllo e dell’eliminazione della malaria nel mondo.

Nel rapporto edito nel 2023, per la prima volta, ha incluso un capitolo dedicato al rapporto tra la malattia infettiva e le conseguenze del cambiamento climatico. Perché il clima impazzito rappresenta una delle cause che minano le misure e, quindi, la risposta globale alla malaria.

Crisi climatica, resistenza ai farmaci e agli insetticidi con i conflitti e le crisi umanitarie che escludono milioni di persone dai servizi di prevenzione, individuazione e cura, non soltanto “ostacolano il progresso”, minacciano i risultati finora ottenuti nella lotta globale contro l’infezione.

Esempi di rapporto diretto tra il cambiamento climatico e la malaria, secondo l’OMS sono le catastrofiche inondazioni in Pakistan del 2022 che hanno causato un aumento di cinque volte di casi di malaria nel Pase.

Nello stesso anno Il conteggio globale dei casi di malaria ha raggiunto i 249 milioni, ben al di sopra del numero stimato di casi prima della pandemia di COVID-19, e con un aumento di cinque milioni rispetto al 2021.

Il resto del mondo. In attesa della distribuzione dei vaccini

La malaria è grandemente endemica nei Paesi del Sud-est asiatico, nell’Asia Centrale, nel Medio Oriente, nell’America centrale e meridionale ma soprattutto in Africa, dove si registra il maggior numero di casi e di decessi.

La bella notizia proveniente da Capo Verde, però, riaccende la speranza nell’impegno per l’eliminazione dell’infezione e ricorda la fondamentale importanza della sanità pubblica.

Ci sono due vaccini contro la malaria, entrambi con la prequalifica dell’OMS che li considera strumenti chiave per prevenire la malaria nei bambini che vivono nelle aree endemiche.  La domanda è alta ma l’offerta è ancora limitata.

 

 

 

Immagine by Pragyan Bezbaruah – pexels.com

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