Reggio Calabria. Come sarebbe l’Italia se non ci fosse stato il 25 aprile 1945?
Come sarebbe l’Italia oggi se non ci fosse stato il 25 aprile 1945? Cosa potrebbe accadere se venissero soppresse la libertà e la democrazia? Queste sono le domande che si è posto il Comune di Reggio Calabria, il quale, con una nota ha spiegato che proprio partendo da queste questioni fondamentali ha voluto “ribadire l’importanza della Giornata della Liberazione dal regime nazifascista, aggiungendo un elemento di novità alle consuete celebrazioni”: da qui l’installazione di alcuni manifesti sulle facciate dei palazzi istituzionali in Piazza Italia e nelle bacheche del Teatro Francesco Cilea, con sopra scritti i divieti e le leggi fasciste.
Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, ideatore dell’iniziativa, rivolgendosi ai giovani ha scritto sulla propria pagina Facebook “Ci vediamo oggi pomeriggio a Piazza Italia con gli altri ragazzi dell’associazione e poi andiamo al cinema”.
Aldo questa frase non l’ha potuta pronunciare fino al 25 aprile 1945, perché fino a quella data tutto ciò che a noi sembra normale, banale forse, non era consentito.
Ecco perché a Reggio il 25 aprile, oltre a raccontarlo abbiamo deciso di provare a viverlo.
Ragazzi, fatevi un giro in piazza Italia oggi e vedrete, attraverso questi manifesti, quante cose erano vietate solo 70 anni fa.
Per noi il 25 aprile è questo. Non è un giorno come gli altri e noi non ci sentiamo reduci ma eredi di chi ha sacrificato la propria vita per lasciarci un mondo in cui tutti fossimo liberi. E la libertà è una fatica e una conquista quotidiana“.
Un’iniziativa tesa a dimostrare ai cittadini e ai turisti come sarebbe l’Italia e, forse, l’Europa tutta, se non ci si fosse liberati del regime nazifascista, ricordando, così, l’importanza dei diritti acquisti grazie al sacrificio di quanti, in nome della libertà, hanno dato la vita.
Fotografie tratte dalla pagina Facebook di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria